Per celebrare i 100 anni dello scoppio della rivoluzione russa, l’associazione culturale “Le Nuvole” di Riccione organizza due incontri: il 8 e il 24 novembre.
La storia racconta che il terreno nel quale il seme della rivoluzione germoglia è fatto di uno smisurato divario sociale tra chi nulla ha e chi ha troppo; di un profondo risentimento che cresce fino a diventare odio, contro la visione perversa di quella parte dell’umanità che considera chi non ha, altro da sé, di “razza” inferiore, contro coloro che persistono nel considerare le diseguaglianze sociali un fatto ingenito; di un immenso desiderio di pace.
Così è stato per la Rivoluzione del 1917 in Russia. Disuguaglianze sociali, rabbia per le ingiustizie, mancanza di libertà, caratterizzavano la società russa di inizio novecento. Quell’evento epocale ha condizionato ? e finanche determinato – la storia politica e sociale del secolo scorso; e continua ad estendere la sua influenza in questo XXI secolo. Nel mondo, milioni di persone videro in quella sollevazione di popolo la via per creare un ordine sociale nuovo; ma per molti aspetti ? quello della libertà in primis – ciò che seguì non fu dissimile da ciò che lo precedette.
Mantenere viva l’attenzione sugli accadimenti storici aiuta la comprensione del tempo presente, nella consapevolezza che il futuro è legato a doppio filo al passato, senza il quale non sarebbe ridotto ad altro che a puro esercizio d’immaginazione, in una rappresentazione acefala dell’esistenza.
In occasione del centenario di quell’evento epocale l’associazione Le Nuvole ha deciso di organizzare due momenti di riflessione al Palazzo del Turismo di Riccione.
Sabato 18 novembre, alle ore 18 conferenza del Professor Antonio Moscato. Già docente presso l’Università di Lecce, storico, tra i massimi esperti dell’argomento, è autore di numerosi saggi e libri di livello internazionale ed ha una pagina web nel sito di Movimento Operaio.
Venerdì 24 novembre, alle ore 20,30 il professor Stefano Pivato, docente di Storia Contemporanea presso l’Università di Urbino della quale è stato Rettore, è uno storico e saggista. Insieme al figlio Marco, scrittore e giornalista scientifico, presentano il loro ultimo libro “I Comunisti sulla luna”.