Terenzio Grossi ed un gruppo di fuorilegge imperversarono nel Pesarese prima dell’Unità d’Italia (1870). Ne è stato fatto un film, “La Banda Grossi”, che esce il 20 settembre; è stato girato nella provincia di Pesaro e Urbino
Grande attesa per l’uscita, dal 20 settembre nelle sale cinematografiche italiane, del film di Claudio Ripalti “La Banda Grossi. Una storia vera quasi dimenticata”, che ripropone, tra realtà e fiction, la storia di brigantaggio e avventura che vide protagonisti, all’alba dell’unità nazionale, il bracciante nullatenente Terenzio Grossi ed una banda di fuorilegge da lui radunata, che imperversò in molti luoghi della provincia di Pesaro e Urbino con aggressioni, violenze e omicidi ai danni di potenti e borghesi, complice un popolo stanco e affamato. Girato interamente nel territorio provinciale, il film ha visto come location la Gola del Furlo, i monti Catria, Pietralata e Nerone, i comuni di Urbino, Fermignano, Petriano, Gallo di Petriano, Acqualagna, Urbania, Sant’Angelo in Vado, Borgo Pace, Isola del Piano, Cagli, Fossombrone, Frontone.
“E’ un progetto che ci ha affascinato fin dall’inizio – ha detto il presidente della Provincia Daniele Tagliolini nella conferenza stampa di presentazione – perché parla del nostro territorio e può diventare elemento strategico anche per altre opportunità. In collaborazione con i sindaci, abbiamo cercato di mettere a disposizione spazi e location”.
L’importanza del lavoro di squadra fatto con Provincia e primi cittadini è stata evidenziata anche dal regista Claudio Ripalti. “Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile realizzare il film ed ambientare le riprese sul territorio. Sono contento di aver riunito tante forze, mi ritengo fortunato sia per aver avuto un’idea interessante che per aver trovato persone interessate a questa storia. Il film, che ha una narrazione epico cavalleresca, è già sottotitolato in inglese ed è pronto per i circuiti internazionali”.
Prodotto da Cinestudio di Fermignano, il film è stato riconosciuto di interesse storico e culturale dal MIBAC (ministero dei Beni culturali) che ha contribuito alla realizzazione con 50mila euro. “Un grazie per il contributo va anche alla Regione Marche e alla Fondazione Marche Cultura – Marche Film Commission – ha detto il produttore Enrico Ripalti –, così come a tutti coloro che hanno partecipato al crowdfunding. Quest’ultimo ci ha consentito di coprire, con 72mila euro raccolti in 30 giorni, quasi un terzo del budget complessivo di produzione del film”.
Presenti alla conferenza stampa anche i sindaci di Petriano Davide Fabbrizioli, di Vallefoglia Palmiro Ucchielli, di Urbania Marco Ciccolini, di Mercatello sul Metauro Fernanda Sacchi, di Fermignano Emanuele Feduzi che si sono congratulati con i due fratelli Claudio ed Enrico Ripalti per aver riproposto una storia popolare molto sentita in alcuni territori, che conquisterà il pubblico per la capacità del film di trasmettere emozione e pathos, con aspetti comuni al poema epico, al Romanticismo, al romanzo d’avventura e al western.