Notte Rosa tra luci e ombre. L’evento non va cancellato ma solo migliorato.
Confesercenti lancia il confronto per intervenire sull’appuntamento per il prossimo anno: bene chi ha promosso programmi culturali e sportivi, non solo musica.
“Abbiamo tutto il tempo da oggi in avanti per improntare una riflessione che innegabile dire, va fatta”. Conclusa la Notte Rosa, alla luce degli episodi di cronaca, interviene il presidente provinciale Confesercenti, Fabrizio Vagnini. La base di partenza sono i numeri. “Occorre analizzare i pro e i contro, confrontare costi e benefici con l’obiettivo di migliorare. La nostra non è una critica, ma solo uno stimolo a confronto tra amministrazioni e categorie”. Sicuramente commenta Vagnini un ritorno di immagine c’è. “La Riviera ha ottenuto una pubblicità a livello nazionale, buona parte dei media ne hanno parlato, e questo non è una cosa semplice da raggiungere. I numeri ci sono stati, anche se è da capire in termini di presenze alberghiere come si traduce la Notte Rosa”. Ma altrettanto sicuramente è necessario intervenire sull’immagine della Notte Rosa. “L’offerta è troppo legata al mondo dello sballo e dell’abuso di alcol, due fenomeni che invece occorre contrastare il più possibile. Iniziando a ricreare un evento con un’immagine diversa, proporre non solo concerti e musica, ma abbinare altri eventi che possono essere culturali o sportivi, come hanno fatto sia Riccione sia Misano, che in concomitanza della Notte Rosa hanno organizzato il Festival del Sole, Cinè e la Super Bike. Lanciamo il dibattito su come possiamo migliore, su cosa fare, senza demonizzare l’evento che comunque ha portato molta gente, e solo una minima parte di questa ha creato problemi. A questo proposito vorrei ringraziare le Forze dell’Ordine, complimentandomi con loro per il lavoro svolto, affrontare e gestire migliaia di persone che si spostano in massa non è semplice. Con il loro contributo episodi di elevata gravità non ci sono stati e la situazione è stata tenuta sotto controllo”.