Un murales per il sottopasso di via Pantano. Un gruppo di writers, capitanati dal giovane Giacomo Vimini, lavora nei fine settimana per abbellire il muro. L’assessore Antonioli: “Intervento di rigenerazione che valorizza il talento dei ragazzi”. Il Comitato Macanno: “Esperienza da replicare, Cattolica può divenire città dai sottopassi artistici”
Chi si è trovato a percorrere la via Pantano durante questo fine settimana li ha potuti vedere all’opera. Un gruppo di writers, capitanati dal giovane Giacomo Vimini, sta lavorando per abbellire il sottopasso di via Pantano attraverso la realizzazione di un murales dal tema marino. Si tratta di una azione volontaria di questi ragazzi che rientra nel rispetto del regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani. Giacomo, classe ‘99, viene da San Giovanni in Marignano e non è nuovo a questo tipo di iniziative. “In precedenza – ci racconta – ho collaborato con la Provincia di Rimini per la realizzazione di un murales. Ho scelto di proseguire nelle mie opere attraverso una attività di cui possa beneficiarne tutta la collettività e sono felice di aver ricevuto questa possibilità dal Comune di Cattolica”. Ad aiutarlo nell’opera, tra gli altri, ci sono Edoardo Caldari, Michelangelo Martucci, Tommaso Vannini, Cristian Brisigotti. Secondo i ragazzi serviranno circa tre fine settimana di lavoro e 200 bombolette per realizzare il che avrà una lunghezza di 51 metri ed una altezza che va da minimo dei 2 metri ad un massimo di 4.
L’Assessore alle politiche giovanili Valeria Antonioli spiega che si tratta di “un vero e proprio intervento di rigenerazione urbana che permette l’espressione del talento artistico dei ragazzi, donando un tocco di colore alla nostra città nei luoghi che meritano di essere valorizzati. E questa è solo la prima tappa di un percorso a cui sto lavorando da tempo e che si svilupperà in molti punti della città”.
Sulla stessa lunghezza d’onda è il Comitato Macanno. “Siamo felici di questa iniziativa – dice Simonetta Iacubino – perché da tempo abbiamo abbracciato questo tipo di interventi di abbellimento cittadino. Ci auguriamo che si possa ripetere anche in altre zone della città, magari con il sostegno di un privato che voglia adottare un luogo. I murales potrebbero divenire un tratto distintivo per la Regina”. Non resta, dunque, che attendere che i ragazzi completino il loro lavoro per poter ammirare questa nuova opera di street art per Cattolica.