Le belle sedute (legno e alluminio) di via Platani
Belle sedute nella centralissima via Platani, sottoposta ad un intelligente rifacimento dell’arredo. E’ stato ampliato il marciapiede col porfido; collocate le nuove sedute. Al posto dei vecchi lampioni che sparano la luce verso il cielo, saranno montati quelli al led; sono anche belli. Si spera che la luce sia giusta. Al posto delle sedute, sarebbero state meglio con lo schienale. Con le prime, chi si siede si ingobbisce; con le seconde ci si rilassa. A Misano è nata un piccolo, piacevole e civile confronto. Da una parte c’è chi ne apprezza la bellezza ed il fatto che non tolgono visibilità alle vetrine dei negozi; dall’altra, c’è chi dice che la comodità sarebbe stata meglio. C’è un misanese, Fabio, un cinquantenne che ha studiato progettazione industriale (Isia), nel suo curriculum anche premi di prestigio, tipo selezione per il Compasso d’oro, una specie di Nobel, il quale parte sempre dalla funzione-comodità per arrivare alla bellezza attraverso le linee ed i materiali. La sua domanda è: “A che cosa serve un oggetto?”. Nel nostro caso: “A star seduti comodi…”. Poi la bellezza…
Piccola divagazione. Sul lungomare, negli anni ’90, vennero sparse le sedute. Così non si può ammirare il mare con comodità, leggere un libro, abbracciare una fanciulla. La sera della presentazione, un misanese fece notare la cosa agli amministratori, ci mise anche gli accademici lampioni e le piante sbagliate. L’amministratore dall’anima triste di allora disse che avrebbe tenuto in conto la riflessione… Invece… non fu così.