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Pesaro. Fai, per le Giornate di Primavera monumenti aperti

Redazione di Redazione
22 Marzo 2019
in In primo piano, Pesaro
Tempo di lettura : 6 minuti necessari
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Sabato 23 e domenica 24 marzo/XXVII edizione delle Giornate di primavera del Fai (Fondo ambiente italiano).
Per l’occasione, a Pesaro si potranno visitare il cantiere della Chiesa di San Giovanni Battista; gli Orti Giulii e l’Osservatorio Valerio. Si potranno inoltre scoprire l’Acquedotto Romano e gli scavi archeologici di Colombarone. E per finire il Borgo di Fiorenzuola con una visita esclusiva al giardino di Casa Busi e alla ex canonica di Sant’Andrea.
Quest’anno apriamo le porte dell’incredibile, alla scoperta di una bellezza quotidiana e straordinaria, a volte sontuosa ed esplicita, altre nascosta e ferita, ma sempre profondamente nostra, che ci ricorda chi siamo e quali innumerevoli intrecci hanno tessuto il nostro passato, lasciando tracce nel nostro patrimonio culturale.
A Pesaro si potranno vedere la Chiesa monumentale di San Giovanni Battista, progettata da Girolamo Genga, voluta nel 1543 da Guidubaldo II della Rovere sull’area dove sorgeva il mausoleo costruito per la famiglia da Alessandro Sforza. Chiesa sempre appartenuta all’Ordine dei Frati Minori, dove sono in corso importanti lavori di restauro, poiché il terremoto del 26 ottobre 2016 ha danneggiato il soffitto della navata centrale, lavori che ci saranno spiegati dagli stessi tecnici che ne seguono la direzione.

Gli amati Orti Giulii dove ci auguriamo vengano presto realizzati i lavori per il completamento del fabbricato incompiuto e questo che possa contribuire a rivitalizzare il parco e l’intera area. L’Osservatorio Valerio, uno dei sei osservatori italiani individuati dall’ONU con la qualifica di “Centennial Observation Station”, riconoscimento riservato a stazioni con più di 100 anni di dati meteorologici, con interruzioni minime e nessun cambiamento significativo del sito (tra l’altro proprio il 23 marzo si celebra la Giornata Metereologica Mondiale). Si potranno inoltre scoprire l’Acquedotto Romano di Pesaro che è stato per circa 2.000 anni l’unica fonte pubblica di approvvigionamento idrico della città. Straordinario esempio di ingegneria idraulica antica che è stato concepito e continua a funzionare come galleria filtrante, che capta e trasporta acqua, interagendo con il territorio che attraversa. Un bene prezioso, che deve essere conosciuto e amato, e deve continuare ad essere sottoposto alle opere di manutenzione che ne garantiscano la durata e la funzionalità. L’acquedotto ci rimanda al tema dell’acqua, risorsa essenziale per l’umanità, risorsa che non può essere sprecata. Ancora: gli scavi archeologici di Colombarone i cui mosaici sono stati di recente sottoposti a manutenzione. Inoltre ad aprile verrà inaugurato l’Antiquarium in cui si racconterà la storia del sito, a partire dal rinvenimento da parte dell’Olivieri, e saranno mostrati materiali ritrovati durante gli scavi, che verranno così fatti conoscere e valorizzati.

Per finire con l’affascinante Borgo di Fiorenzuola dove grazie al Presidente del Parco Davide Manenti e la Famiglia Busi potremo visitare l’ex canonica di Sant’Andrea, chiesa crollata a mare dopo il terribile terremoto del 1916 e il giardino privato che affaccia da un lato sul mare e dall’altro sulle dolci colline verso l’entroterra. Sono inoltre previste passeggiate naturalistiche a cura di Andrea Fazi lungo i primi tornanti di Strada della Marina per comprendere un paesaggio mutato nel tempo anche a causa del recente incendio del 2017.

Poi Urbino, con un affascinante percorso alla scoperta dell’arte del restauro: ci apriranno le loro porte i Laboratori della Scuola di Conservazione e Restauro dell’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”, diretti dalla Prof.ssa Baratin, a Collegio Raffaello e a Palazzo Albani, dove sarà possibile visitare anche la splendida Gipsoteca, curata dalla Prof.ssa Anna Santucci. L’evento di Urbino si completerà con l’incontro con alcuni restauratori privati, che ci accoglieranno nella loro bottega o nei luoghi in cui si conservano opere da loro stessi recentemente restaurate.

A Fano saranno visitabili il Palazzo del Podestà cioè il portico ed il foyer del Teatro della Fortuna oltre agli scavi sottostanti, edificio che un tempo fu palazzo del potere; la Chiesa di San Francesco, resa surreale dalle profonde ferite che ha subito nel corso del tempo e infine un’apertura insolita ma interessante: la Caserma Paolini, in cui i visitatori saranno accolti nel cortile da alcuni rappresentanti del 28° Pavia che ci parleranno dei cambiamenti del ruolo delle caserme.

A Cagli, due bellissime aperture: la Chiesa di Santa Chiara con il Coro delle Clarisse, che vede protagonista Gaetano Lapis, e la Cappella Tiranni con il Monumento funebre di Battista Tiranni, opere eccelse di Giovanni Santi custodite nella Chiesa di San Domenico. A Fossombrone si vedranno la Casa Museo – Quadreria Cesarini, la Chiesa di Santa Lucia, e la Corte Alta, secondo un interessante percorso che mette in stretta relazione tre siti all’apparenza molto diversi. A Piobbico riapriremo al pubblico le antiche Fornaci Romane, scoperte dal proprietario nel corso di lavori di ristrutturazione della sua casa, e la bella Chiesa di Santo Stefano alle Murate, con un percorso che passa davanti all’abitazione di Costanzo Felici, autore di uno dei più famosi erbari del 1500. Ad Apecchio è previsto un percorso che toccherà le principali emergenze del borgo partendo da Palazzo Ubaldini per raggiungere la Chiesa di Santa Lucia, il Ponte Medievale, la Pieve di San Martino e il Quartiere Ebraico.

A Fermignano, un ricco itinerario che parte dal complesso monumentale della Torre e del Ponte Medievale per toccare l’ex Mattatoio ed il Lavatoio, da cui si gode una splendida vista verso il ponte e l’ex cartiera: un’icona delle Marche. Si visiterà inoltre la Cripta di San Silvestro, poco fuori il centro abitato. A Sassocorvaro andremo alla scoperta di un settecento inedito nella Rocca Ubaldinesca, dove conosceremo Giovanni Cristoforo Battelli, monsignore al tempo di Clemente XI Albani. E infine Lamoli di Borgo Pace, in cui potremo visitare l’Abbazia di San Michele Arcangelo, luogo del cuore per eccellenza, che ha raccolto 24.750 firme nell’ultimo censimento del FAI, luogo di grande importanza storica immerso in una natura e in un territorio tutto da godere e riscoprire.
Sono queste le incredibili proposte della Delegazione FAI Pesaro Urbino nell’ambito della XXVII edizione delle “Giornate FAI di Primavera”, in programma sabato 23 e domenica 24 marzo.
In ogni luogo anche tanti eventi collaterali: visite guidate e passeggiate con esperti, musica, letture e degustazioni. Il tutto dettagliatamente descritto nel programma allegato e sul sito.
Da sottolineare che il programma stampato ha subito alcune variazioni ed è bene verificare gli appuntamenti sul web.

Per quanto riguarda Pesaro, il Comune partecipa all’iniziativa con gli assessorati alla Bellezza e alla Crescita e all’Ambiente. Una importante collaborazione sta nascendo con l’Ente Parco San Bartolo.
Al nostro fianco sempre i quartieri (Montegranaro e Muraglia, Centro Mare, San Bartolo) con i loro volontari. Un ringraziamento particolare alla Protezione Civile. Ringraziamo soprattutto i numerosi esperti e studiosi che generosamente e con passione ci offrono la loro disponibilità sia per la preparazione degli studenti che per narrare ai visitatori i segreti e le storia che ogni bene racchiude. Difficile riuscire a ringraziare tutti nome per nome. Ma protagonisti delle Giornate FAI, ancora una volta, le scuole, con le visite guidate a cura degli “Apprendisti Ciceroni”. Gli Istituti coinvolti per Pesaro sono: liceo classico “Mamiani”, liceo scientifico “Marconi”, liceo artistico “Mengaroni”, liceo classico e scientifico “La Nuova Scuola”, istituto tecnico agrario “Cecchi”, scuola media “Galilei”, istituto comprensivo “Alighieri”, scuola media “Manzoni”, istituto comprensivo statale “Leopardi”. Alle “Giornate FAI di Primavera” collabora attivamente anche il Conservatorio Rossini, i cui allievi saranno protagonisti di alcuni piacevoli momenti musicali sia sabato che domenica.

Dal 14 marzo informazioni ed elenco completo dei beni aperti: www.giornatefai.it

INTERVENTO DELLA CAPODELEGAZIONE FAI DI PESARO E URBINO FIAMMETTA MALPASSI
La prima edizione delle Giornate FAI di Primavera risale al 1993 – spiega la capodelegazione FAI Pesaro Urbino Fiammetta Malpassi – quindi quest’anno sabato 23 e domenica 24 marzo si festeggia la 27ª edizione delle Giornate: un traguardo importante, un successo sempre crescente, tanto da diventare uno degli appuntamenti più importanti del panorama culturale italiano. L’obiettivo che le ha ispirate è sempre più vivo: accompagnare gli italiani alla riscoperta della bellezza che li circonda e che spesso non si conosce o non si vede e vivere insieme una vera e propria festa di piazza della cultura!
Si tratta del più importante evento nazionale del FAI di sensibilizzazione e di raccolta pubblica di fondi: nella nostra Provincia, grazie all’impegno di tanti Volontari (circa 80) e Apprendisti Ciceroni (circa 350) saranno aperti ben 26 siti in 10 località: chiese, palazzi, ville e giardini o interi borghi, come nel caso di Fiorenzuola o Apecchio.
Si tratta di tesori di arte e natura spesso sconosciuti o poco conosciuti, beni che raccontano della storia del nostro territorio, parlano della nostra identità, beni a volte inaccessibili ed eccezionalmente visitabili in questo weekend con un contributo facoltativo.
Aspettiamo con gioia i visitatori che vorranno prendere parte a questa festa, e ci auguriamo che anche chi ancora non lo ha fatto voglia cogliere l’occasione quest’anno per iscriversi al FAI!

Tanta strada è stata già fatta, ma ancora molta ne possiamo fare insieme: con il contributo di tutti!
Nel 1993 la prima edizione delle GFP, dicevamo. Proprio l’anno successivo, nel 1994, nasceva qui a Pesaro la nostra Delegazione, su iniziativa di Paolo Albini Riccioli e nel 1995 la prima edizione delle Giornate FAI di Primavera sul nostro territorio con quattro aperture su Pesaro: La Chiesa della Maddalena, Palazzo Mazzolari Mosca, La Sinagoga Sefardita e l’ex Ospedale psichiatrico San Benedetto.

Pesaro, Fano, Urbino, Cagli, Fossombrone, Piobbico e Apecchio sono centri in cui ormai regolarmente le Giornate di Primavera vengono festeggiate, in cui vi è ormai una “tradizione”, un’attesa che non possiamo deludere. Altri centri minori a volte si sono uniti alla nostra festa, non sempre abbiamo potuto accettare la loro richiesta di una seconda apertura: stiamo crescendo e impegnando tutte le nostre capacità organizzative, ma senza un numero adeguato di volontari è difficile riuscire a soddisfare tutte le proposte che riceviamo. Con grande piacere posso però dire che Sassocorvaro è già alla sua seconda edizione e quest’anno torniamo dopo tanto tempo a Fermignano. Inoltre abbiamo Lamoli di Borgo Pace come ”new entry”, collaborazioni da consolidare, ricche di prospettive per il futuro, per le bellezze che posseggono e il valore del territorio in cui si trovano.
La nostra rete di rapporti sta diventando sempre più ricca e più solida, non solo con le Istituzioni, che affianchiamo e che ci affiancano in questo lavoro comune volto a far conoscere ed amare il nostro patrimonio, viverlo e valorizzarlo, ma anche con altre associazioni, con le scuole, con i privati che ci danno al possibilità di offrire i loro preziosi beni, che per un fine settimana diventano di noi tutti!

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