La presentazione a Roma
Rossini Opera Festival, Pesaro centro mondiale della lirica. Presentata l’edizione 2019 a Roma, all’Enit, l’Ente nazionale per il turismo.
Il sindaco Matteo Ricci: “Festival tra i più importanti al mondo, sarà atmosfera unica rafforzata dal nuovo Museo Nazionale dedicato al Maestro. Dopo 40 anni il Rof è uno dei Festival più importanti del mondo. L’edizione 2019 si rafforza ulteriormente in termini di offerta, qualità, artisti e programmazione». Matteo Ricci rimarca a Roma il biglietto da visita della città, nella sala Italia dell’Enit, presentando il cartellone (dall’11 al 23 agosto, si parte con Semiramide alla Vitrifrigo Arena; direttore Michele Mariotti, regia Graham Vick).
«Dopo il 150esimo – sottolinea il sindaco – vogliamo continuare a lavorare con l’Agenzia nazionale del turismo e con il sistema Paese. Stiamo costruendo una rete di città medie che investono sulla cultura con Parma, Mantova, Palermo, Matera. L’obiettivo è intercettare nuovi flussi di turisti, in particolare quelli provenienti dall’Asia. Al di là dell’asse tradizionale Roma-Firenze-Venezia, in overbooking. Rossini è il contributo maggiore che possiamo mettere in campo, all’interno della strategia». Così, «chi verrà a Pesaro nei giorni del Rof respirerà un’atmosfera speciale. La città cresce come luogo di formazione musicale, grazie a Conservatorio e Accademia Rossiniana. Abbiamo presentato il progetto che rafforza la ‘cittadella della musica’. E siamo l’unico posto al mondo dove approfondire la conoscenza di Rossini, con il nuovo Museo nazionale dedicato al Maestro, inaugurato di recente. Un investimento straordinario, finanziato con legge speciale». Sul futuro: «Finalmente è partito il cantiere per il nuovo auditorium al vecchio palas, dovremmo avere superato gli aspetti più complicati. La ristrutturazione sarà funzionale a Rossini e alla musica. In parallelo andremo avanti con il lavoro sul network Unesco, organizzando a Pesaro nel novembre 2020 o marzo 2021 il Meeting Annuale delle città della musica». Infine: «Sentiamo la responsabilità di portare avanti la tradizione nata da Gianfranco Mariotti. Abbiamo messo in campo una squadra internazionale. E Gianni Letta alla Fondazione conferisce autorevolezza al disegno».
PASSIONE – Dal presidente del Rof Daniele Vimini e dal sovrintendente Ernesto Palacio arrivano le anticipazioni sull’edizione 2020: «L’intenzione è onorare Rossini con le opere meno viste e rappresentate. Avremo così Moïse et Pharaon (direttore Daniele Rustioni, regia Pier Luigi Pizzi), Elisabetta, regina d’Inghilterra (direttore Evelino Pidò, regia Davide Livermore), La Cambiale di Matrimonio (direttore Dmitry Korchak, regia Laurence Dale). Per un Festival che amplia la sua attività e propensione internazionale». Dice il presidente della Fondazione Rossini Gianni Letta: «Pesaro è esempio di collaborazione virtuosa tra istituzioni che cooperano nel nome di Rossini. Poche città attorno a un obiettivo importante riescono a realizzare questa unità, che ha dato grandi risultati». Per Maria Elena Rossi, direttore marketing e promozione dell’Enit, «gli obiettivi dell’Agenzia nazionale del Turismo coincidono con quelli del Rof: internazionalizzazione e valorizzazione del patrimonio culturale italiano. Siamo a supporto della manifestazione per raccontarla nel mondo».