Il ministero non concede la proroga della valutazione impatto ambientale per la variante alla Strada statale 16. Divisi nella valutazione Pd e M5S. Chi scrive pensa che sia giusto e che venga trovata una soluzione in grado di non devastare l’ambiente e la qualità di vita dei cittadini che subiscono la variante. Questo balletto ministeriale afferma che la “decisione” ha più logiche politiche che di rispetto del creato.
Marco Croatti, parlamentare riminese del M5S: “Il parere negativo alla concessione della proroga della valutazione di impatto
ambientale (VIA), richiesta da ANAS al Ministero dell’Ambiente, è stato deciso da una
commissione tecnica di verifica con motivazioni di carattere ambientale.
Evidenzio che questo parere è firmato da tecnici e non da esponenti politici.
Politicamente riteniamo questa opera strategica per il territorio, tanto che proprio questo governo
ha finanziato con 170 milioni il primo stralcio della variante alla SS16 tramite l’accordo di
programma con ANAS.
Riteniamo naturalmente fondamentale che siano valutati, affrontati e risolti i rilievi ambientali
sollevati dalla commissione, che attende nelle prossime settimane le osservazioni e la
documentazione di ANAS su questo parere.
Da parte mia assicuro che da tempo seguo con attenzione la vicenda e che sul tema ho già
incontrato più volte sia ANAS che i tecnici del ministero. Auspico che nell’interesse del territorio
questa partita sia affrontata con spirito collaborativo e costruttivo da tutte le componenti
istituzionali”.
Replicano Nadia Rossi e Giorgio Pruccoli, consiglieri regionale del Pd: “Incomprensibile il rifiuto da parte del Ministero dell’Ambiente nel non voler concedere la proroga alla Valutazione d’Impatto Ambientale per la variante alla SS 16 Adriatica, soprattutto dopo che lo stesso Ministero aveva espresso parere favorevole a tale iter autorizzativo nel non lontano 2013.
Questa decisione schizofrenica del Ministero dell’Ambiente – proseguono i consiglieri Pd – è un colpo durissimo alla pianificazione del territorio. La variante al vecchio tracciato dell’Adriatica è infrastruttura assolutamente essenziale, soprattutto per un territorio che non solo richiama ogni anno oltre 27 milioni di turisti e che, oltre ad aree densamente abitate e con un attivo tessuto produttivo, annovera al suo interno un Aeroporto internazionale ed un quartiere fieristico di rilevanza continentale.
Asserire che con la Variante la qualità dell’aria peggiorerebbe – proseguono Rossi e Pruccoli – è quasi una presa in giro. Che la qualità dell’aria sia una preoccupazione è oltremodo evidente. L’Italia e le Regioni della Pianura Padana sono in procedura d’infrazione per tale problema. L’Emilia-Romagna, a differenza di Piemonte, Veneto e Lombardia ha fatto decisi passi avanti, in perfetta solitudine, per proporre soluzioni a tale problema. Ci domandiamo e domandiamo al Ministero e a tutti i cittadini quale possa essere la qualità dell’aria se manterremo solo il vecchio tracciato dell’Adriatica costringendo un fiume di macchine a continuare il transito all’interno degli abitati di una zona densamente abitata che va da Bellaria a Igea Marina a Misano. Nei prossimi minuti – concludono i consiglieri regionali Pd – presenteremo una Interrogazione urgente alla Giunta regionale chiedendo un preciso impegno in sede di Conferenza Stato-Regioni per la prosecuzione del progetto alla variante della SS16 Adriatica. Per adesso allo sconcerto per l’azione del Ministero dell’Ambiente, si aggiunge lo sconforto nel registrare come gli eletti locali di Lega e 5 Stelle si guardino bene dal difendere i propri territori ma si accontentino di prendere ordini in maniera del tutto irresponsabile.”