Video-sorveglianza, a dicembre partono i lavori. Il sistema che fungerà da deterrente soprattutto per quanto riguarda i fenomeni predatori nonché per fornire strumenti di prevenzione e di indagine alle forze dell’ordine, prevede l’installazione di 10 telecamere di tipo fisso (telecamere di contesto), 3 speed dome nei parcheggi e 4 telecamere per la lettura delle targhe, distribuite su 12 punti del territorio.
In particolare verranno monitorate la viabilità urbana per eventuali interventi in caso di necessità ai fini della sicurezza e le aree pubbliche maggiormente frequentate. Inoltre, il sistema costituirà un deterrente per le azioni vandaliche contro il patrimonio pubblico e privato e per gli atti criminosi nelle aree sotto il controllo delle telecamere. Fornirà infine un contributo documentale nell’eventualità di fenomeni criminosi facilitando le operazioni e i servizi di vigilanza delle forze dell’ordine.
Le zone individuate come punti di accesso strategici sono quelle di San Michele (incrocio tra via Santarcangiolese e via Celletta dell’Olio; Canonica (incrocio tra via dell’Uso e via Canonica); Montalbano (incrocio tra via Sogliano e via Montalbano); Sant’Ermete (incrocio tra via Marecchiese, via Casale Sant’Ermete, via Savina); San Martino dei Mulini (incrocio tra via Marecchiese e via Trasversale Marecchia); Santa Giustina (incrocio tra via Emilia e via Montalaccio); San Vito (incrocio tra via San Vito e via Vecchia Emilia); Santarcangelo (incrocio tra via Emilia, via Costa, via Santarcangelo-Bellaria); area Campana (incrocio tra viale Marini, via Celletta dell’Olio, via Cupa); piazza Marconi (parcheggio di piazza Marconi); piazza Marini (parcheggio di piazza Marini); piazzale Francolini (parcheggio di piazzale Francolini e incrocio tra la via Emilia e via Montevecchi).
Il sistema di videosorveglianza, il cui completamento è previsto entro dicembre, rientra nel Patto per l’attuazione della sicurezza urbana sottoscritto nel 2018 con il prefetto di Rimini finalizzato a rafforzare le azioni di prevenzione e contrasto alle forme di illegalità presenti nel territorio. Il costo di 170.000 euro è finanziato per circa il 50 per cento dai fondi messi a disposizione dal ministero dell’Interno.