Leonardo Mortato
Le due auto…
La lettera
Dovendo andare alla sede del giornale “la Piazza”, in piazza Gramsci a Misano A., il giorno 11 agosto 2020 verso le ore 11.30 raggiungo il luogo con la mia auto, e cerco di parcheggiare in modo regolare in un posto all’ombra. Noto pertanto che, sulla fine di via
Gramsci ne esiste uno, posto tra un passo carraio e uno stallo per la “fermata e sosta invalidi” (occupato come in foto), dove riesco con manovre calibrate a farci entrare anche la mia.
Per evitare il più possibile il passo carraio, mi avvicino all’auto in sosta sullo stallo invalidi, sino a lentamente combaciare col suo paraurti, per poi tornare indietro di poco.
Nel mentre spengo il motore e esco dall’auto, un uomo corpulento al balcone del primo piano dello stabile di fronte allo stallo invalidi, mi richiama in modo scorbutico (era stato lì a visionare tutta la manovra) e mi fa notare che, l’aver aderito alla sua vecchia auto, ha determinato danni da urto, di cui voleva il risarcimento dalla mia assicurazione auto.
Inizialmente, faccio pacatamente osservare che mi sembravano esagerate e non vere le sue affermazioni ma, sull’insistenza con linguaggio tribale dell’individuo, a cui si aggiungeva un altro più anziano (imprecava contro di me in piedi e affacciato al balcone, su cui camminava), mi altero anch’io e rispondo ad alta voce contro i loro offensivi epiteti (poi vengo a sapere, dai loro vicini di condominio, quelli essere padre e figlio, e che il più anziano è il probabile proprietario dell’auto in sosta su quello stallo da quasi 10 anni, presumendo sia anche lui l’intestatario del pass disabili di Misano, in evidenza sull’auto).
Nonostante le loro imprecazioni, lascio lì la mia auto, avviandomi presso la sede del giornale, mantenendo però in vista la mia auto per controllare gli ulteriori eventi attesi.
Infatti, nel giro di 20-30 minuti arriva un‘auto della PL di Misano A, che si ferma su quel passo carrabile proprio dietro la mia e, quando uscito dall’auto, il vigile urbano inizia a scrivere, lo raggiungo chiedendo ragguagli in merito. M’informa quindi, che era sul posto perché giunta una telefonata alla Centrale dei VV.UU. (non mi dice di chi, ma ipotizzo sia stato uno dei due al balcone), in cui si chiedeva un loro intervento per uno stallo invalidi occupato abusivamente.
Inoltre, il vigile, alle mie insistenti richieste di trascrivere anche i dati dell’altra auto in sosta, mi risponde essere lì unicamente per la mia auto (aveva già la mia targa) e che solo a quello doveva provvedere, pur essendo in difficoltà sul da farsi, perché la mia auto non ostruiva il passo carraio, né era in sosta sullo stallo invalidi.
Faccio allora notare la situazione e suggerisco al vigile che, usando il buon senso, si poteva pure soprassedere sull’accaduto, ed io spostavo l’auto in altro parcheggio. Mi dice invece, che essendoci stata una telefonata in Centrale, doveva comunque procedere (allora penso “perché non sanzionare anche l’altro?”), per cui insisto sulla stranezza del fatto, e sulla mia necessità di chiarimenti. Ad un certo punto scocciato, mi redarguisce che non sono io a dirgli cosa fare e, se volevo ulteriori informazioni, dovevo rivolgere le mie domande alla Centrale dei VV.UU., dove avrebbero soddisfatto le mie richieste.
Io comunque, non credendogli, insisto sul da fare, e più volte il vigile si è allontanato per varie telefonate al cellulare (credo si mettesse in contatto con la Centrale per sapere anche lui cosa fare) ed infine, dopo essere giunta un’altra auto della PL di Misano, e aver fatto un consulto con l’altro vigile urbano alla guida, mi chiede la patente e la carta di circolazione dell’auto e mi dice di attendere, appartandosi con l’altro vigile sulla loro auto per altri 30 minuti circa.
Allorquando compilato il verbale a mio nome e per il mio veicolo, alla richiesta di mie dichiarazioni, faccio trascrivere sotto dettatura, tutti i dati dell’altra auto lì in sosta. Così fatto, mi vengono consegnati il verbale e gli altri documenti e, senza altro rilievo dei VV.UU. (se vera la necessità del disabile, mi si doveva pure chiedere di spostare l’auto!?) lascio lì l’auto e ritorno alla sede del giornale a completare il mio compito. Infine, come prima mi era stato perentoriamente indicato dal vigile urbano (di cui conosco solo il numero di matricola), verso le h.14 m’avvio alla Centrale VV.UU. per assumere le informazioni che mi necessitavano e, come presumevo (la solita “della privacy”), nessuna informazione mi viene data, nonostante le mie vibrate proteste ad alta voce anche sui vigili intervenuti.
Il fatto si commenta da solo, ma il lettore ne può trarre anche proprie riflessioni, pure associando la foto dell’evento al verbale di contestazione che, letteralmente, così recita alla voce violazione: – ha violato l’/gli articolo/i del C.d.S. art.158 – c. 2 G) e 5 –
“ Effettuava la sosta del veicolo indicato nello spazio riservato alla fermata e alla sosta dei veicoli per persone invalide ” – Punti da decurtare sulla patente di guida n.2 (4 se conseguita da meno di 2 anni) – Importo €.87,00.
Inoltre mi domando: “può un singolo disabile disporre a suo piacimento dello stallo in questione, anche come deposito della sua vecchia auto? Sarà questo un abuso fatto di quello stallo, da anni usato solo dall’interessato quale occupazione di suolo pubblico, oltre ad aver escluso tutti gli altri dalla possibilità di usarlo?”
Da allora comunque, ho tenuto sotto osservazione quello stallo, essendo quindi certo che, almeno da allora, è usato permanentemente e solo da quell’auto, sempre lì ferma senza alcuna variazione.
In questa vicenda, tutto sembra essere strano perché, senza averne bisogno, si è chiesto ed ottenuto l’aiuto della PL di Misano che, prontamente intervenuta senza alcuna urgenza, è così risultata al servizio dei dispettosi “disabili” provocatori, invece che della Civile Convivenza! (altrimenti, era pure necessario curare lo sposto della mia auto).
Risultato finale: – io che non ho tolto nulla a nessuno, vengo incolpato e giudicato come se fossi un INCIVILE, che deve pure pagare una sanzione con decurtazione punti dalla patente, mentre il così detto “disabile”, che da anni (dicono 10 anni) sta privando tutti gli altri invalidi dell’utilizzo di quel parcheggio, se la cava da innocente e puro, continuando a fare l’impunito e a trattare quello stallo come suo esclusivo deposito e nessuno dice o fa niente!!
Misanesi, a voi la parola! Dite la vostra, che ho detto la mia!
Leonardo Mortato