Elena Castellari, presidente Unione della Valconca
Il sindaco Giorgio Ciotti ha portato Morciano fuori dall’Unione della Valconca, l’ente che non ha mai funzionato e bruciato milioni di euro. Area culturale di centro-destra, ma legatissimo a molti dirigenti della sinistra, Ciotti ha sempre avversato l’Unione. L’Unione è sempre stata in mezzo al guado perché nella realtà è indigesta anche ad amministrazioni che almeno formalmente la sostengono.
“In un primo momento – dice la presidente dell’Unione Valconca, Elena Castellari – il sentimento provato alla notizia che il Comune di Morciano stesse programmando il recesso dalle varie convenzioni intercorrenti con l’Unione, è stato quello di amarezza e rabbia. Questo perché quando si fa parte di un gruppo si vorrebbe che tutti i soggetti chiamati in causa fossero sempre dalla parte dei cittadini e della comunità.
Il problema principale con il Comune di Morciano è un problema di dialogo: mentre con gli altri sindaci il confronto è continuo e costante su tutte le questioni che riguardano l’Ente – e ciò accade quasi tutte le settimane in occasione delle riunioni di giunta -, per quel che riguarda l’amministrazione morcianese il confronto non c’è stato a causa della scarsa presenza del primo cittadino.
In tale situazione, così delicata per il futuro dell’Unione, noi rispondiamo coi risultati. A fine mese, infatti, conferiremo due ulteriori funzioni all’Unione (Sue e Controllo di Gestione) e grazie al supporto economico e non della Regione Emilia-Romagna riusciremo ad affrontare le prossime sfide.
Concludo dicendo che alcune delle criticità sollevate dal Comune di Morciano oggettivamente esistono e meritano di essere discusse e sviscerate in modo costruttivo dalle parti sociali e politiche. Noi, non chiuderemo la porta in faccia a nessuno. Siamo pronti a parlarne insieme: quel che conta è mantenere il senso d’unità e compattezza al servizio delle realtà della Valconca di cui oggi l’Unione è espressione di rilevanza e peso istituzionale tutt’altro che trascurabile”.