Filippo Sacchetti, segretario provinciale del Pd
Da Filippo Sacchetti, segretario provinciale del Pd
In mesi, giorni, settimane ore mai viste prima nel nostro Paese, con il record di 39.811 nuovi positivi al Covid nella giornata di ieri (sabato) il Partito Democratico è chiamato a trovare risposte inedite alla difficile realtà che ci circonda. Sanità, protezione dei più deboli, scuola, lavoro, imprese, cultura devono essere, oggi ancora più di ieri, il senso stesso del nostro impegno. Oggi ancora più di ieri, un impegno per la comunità, e non per altro. Dobbiamo restare uniti nel partito per essere uniti nella lotta alla pandemia.
Per questo, ho chiesto e chiederò a tutti coloro i quali aderiscono alla piattaforma di valori o hanno ruoli amministrativi o di rappresentanza politica nel Partito Democratico di Rimini, uno sforzo ulteriore nella direzione di sostenere e favorire la soluzione alle domande della comunità in ordine alla pandemia e al suo impatto in un contesto peculiare come quello riminese.
Se il PD di Rimini deve aprire i suoi circoli e i suoi luoghi ai posti letto, alle persone in difficoltà, alla spesa da fare per gli anziani, a essere sul territorio, tra i lavoratori e tra le imprese in una maniera mai vista prima, dovrà farlo con passione e convinzione.
Concludo con una nota. Diversi operatori dell’informazione mi hanno chiesto un commento sulla disponibilità data da Emma Petitti a impegnarsi per le elezioni di Rimini nel 2021. Da segretario provinciale del Partito Democratico raccolgo questa disponibilità. Ma senza entrare nella sostanza della cosa, ora ovviamente non sarebbe il caso e un comunicato stampa neppure il luogo, non posso fare a meno di registrare come la Presidente dell’assemblea regionale non abbia condiviso né informato di questo suo passo né me, né la segreteria regionale del PD, tanto meno il presidente Bonaccini con cui ho parlato ieri in serata.
Per carità si può fare tutto nella vita e in politica. Compreso, aggiungo, fare spallucce rispetto al fatto che, appena 10 mesi fa il PD di Rimini si è battuto affinché la Regione riconoscesse le ragioni del nostro territorio con l’elezione di Emma Petitti. Ma se si sceglie la strada della corsa in solitaria, voltando la schiena al partito e al confronto aperto con società e movimenti, mentre ci troviamo in mezzo a un percorso di ricerca di una soluzione unitaria, a partire dai programmi e poi nelle candidature, il PD non può fare la Ola.
Raccolgo la disponibilità di Emma Petitti e sul resto, che è poi quello che conta, ci confronteremo con tutti al tempo e nel luogo giusto.