Andrea Gnassi, sindaco di Rimini
Il sindaco di Rimini Andrea Gnassi, ripensare la città dopo il Covid-19.
“Futuro in remoto. Rimini oltre il virus’ è il gruppo Facebook che verrà aperto nei prossimi giorni dal Piano strategico di Rimini per consentire di nutrire di contenuti e di apporti di idee, anche in questa fase durissima, il futuro di Rimini.
Mi pare un’iniziativa importante. Perché se la cronaca, i numeri, le varie emergenze che si presentano senza soluzione di continuità davanti ai sindaci assorbono ogni istante del giorno, la necessità di pensare al ‘dopo’- pur nell’incertezza assoluta del ‘quando sarà’- diventa altrettanto stringente. Soprattutto per un territorio come il nostro che vive di relazioni tra persone, il primo patrimonio intaccato dal virus.
E’ chiaro che ‘dopo’ cambierà molto, moltissimo. La nostra vita, le nostre abitudini, il nostro approccio al mondo. Anche a livello locale. Se qualcuno pensa che tutto tornerà come era prima si sbaglia. Il colpo all’industria turistica sarà fortissimo. Ma credo che quando ritorneremo a rivedere le stelle non dovremmo farci trovare impreparati. Per questo, insieme al piano strategico, la prossima settimana coinvolgerò piano strategico, mondo economico, politico, sindacale e sociale in un luogo di discussione in cui mettere in fila i problemi e le proposte per ripartire, quando avverrà, con la spinta necessaria. Giusto una settimana fa, alla vigilia dell’attuazione di provvedimenti restrittivi per il contrasto del coronavirus in provincia di Rimini, avevamo messo in piedi un efficace link tra unità di crisi, mondo economico, industriale, sociale per condividere le nuove disposizioni. Ecco, lo spirito e il modello devono essere analoghi ma proiettati sulle idee e le proposte allorché potremo dire finalmente di avere superato questa prova immane. La ripartenza di Rimini. Chiamiamolo ‘Forum Straordinario Ripartenza Rimini’, o in un altro modo, ma questo sarà il suo significato”.
Mi pare un’iniziativa importante. Perché se la cronaca, i numeri, le varie emergenze che si presentano senza soluzione di continuità davanti ai sindaci assorbono ogni istante del giorno, la necessità di pensare al ‘dopo’- pur nell’incertezza assoluta del ‘quando sarà’- diventa altrettanto stringente. Soprattutto per un territorio come il nostro che vive di relazioni tra persone, il primo patrimonio intaccato dal virus.
E’ chiaro che ‘dopo’ cambierà molto, moltissimo. La nostra vita, le nostre abitudini, il nostro approccio al mondo. Anche a livello locale. Se qualcuno pensa che tutto tornerà come era prima si sbaglia. Il colpo all’industria turistica sarà fortissimo. Ma credo che quando ritorneremo a rivedere le stelle non dovremmo farci trovare impreparati. Per questo, insieme al piano strategico, la prossima settimana coinvolgerò piano strategico, mondo economico, politico, sindacale e sociale in un luogo di discussione in cui mettere in fila i problemi e le proposte per ripartire, quando avverrà, con la spinta necessaria. Giusto una settimana fa, alla vigilia dell’attuazione di provvedimenti restrittivi per il contrasto del coronavirus in provincia di Rimini, avevamo messo in piedi un efficace link tra unità di crisi, mondo economico, industriale, sociale per condividere le nuove disposizioni. Ecco, lo spirito e il modello devono essere analoghi ma proiettati sulle idee e le proposte allorché potremo dire finalmente di avere superato questa prova immane. La ripartenza di Rimini. Chiamiamolo ‘Forum Straordinario Ripartenza Rimini’, o in un altro modo, ma questo sarà il suo significato”.