Borgo San Giuliano
Albo delle Botteghe Storiche: con l’iscrizione di altre 5 attività, salgono a 36 gli esercizi commerciali riconosciuti nell’elenco dal Comune di Rimini.
A impreziosire l’Albo che raccoglie i negozi e i pubblici esercizi che svolgono da almeno 50 anni continuativi la stessa attività sono: la “Tabaccheria De’ Borg”, nel Borgo San Giuliano, in viale Tiberio; il “Bar Romani”, via Popilia ; la “Tipografia Commerciale”, in via Circonvallazione Meridionale 65; il “Fruttivendolo Da Pirillo”, in piazza Mazzini ed in fine la pizzeria “Da Biagio”, di via Circonvallazione Meridionale.
Queste cinque botteghe storiche si aggiungono all’elenco delle 31 attività già iscritte all’Albo e potranno usufruire delle agevolazioni previste dalla no-tax area, il pacchetto di misure messe in campo dal Comune di Rimini a sostegno del settore commerciale e produttivo. Oltre a rappresentare un prestigioso riconoscimento, la registrazione nell’Albo delle Botteghe storiche consentirà alle attività di ottenere un contributo calcolato sulla base della TARI. Un’importante agevolazione economica a cui si aggiunge anche la soppressione del diritto di segreteria previsto per l’iscrizione, che ammontava a 150,00 €, disposizione, approvata da una delibera di Giunta lo scorso aprile, che riconduce l’iscrizione nell’Albo delle Botteghe Storiche, all’unico costo dell’imposta di bollo nella misura di 16,00 €.
L’Albo Comunale delle Botteghe Storiche e dei Mercati Storici è stato istituito nel Comune di Rimini dall’agosto 2009 in seguito all’approvazione della legge sulla “Promozione e valorizzazione delle botteghe storiche”. Per ottenere l’iscrizione è necessario soddisfare tre condizioni principali, 1. Svolgimento da almeno 50 anni continuativi della stessa attività, nello stesso locale (o area pubblica) e con le stesse caratteristiche originarie. 2. Radicamento nel tempo dell’attività, evidenziato da un “collegamento funzionale e strutturale degli arredi con l’attività svolta”. 3. Caratteristiche esteriori proprie della “Bottega Storica”: nei locali o nell’area devono essere presenti “elementi di particolare interesse storico, artistico, architettonico e ambientale”, oppure “elementi particolarmente significativi per la tradizione e la cultura del luogo”.