Riflessione di un parroco della provincia di Rimini
Impariamo a capire che questa è una lotta contro le nostre abitudini e non contro un virus. Questa è un’occasione per trasformare un’emergenza in una gara di solidarietà. Cambiamo il modo di vedere e di pensare. Non sono più “io ho paura del contagio” oppure “io me ne frego del contagio”, ma sono IO che preservo l’ALTRO. Io mi preoccupo per te. Io mi tengo a distanza per te. Io mi lavo le mani per te. Io rinuncio a quel viaggio per te. Io non vado al concerto per te. Io non vado al centro commerciale per te. Per te. Per te che sei dentro una sala di terapia intensiva. Per te che sei anziano e fragile, ma la cui vita ha valore tanto quanto la mia. Per te che stai lottando con un cancro e non puoi lottare anche con questo. Vi prego, alziamo lo sguardo. Io spero che in #ItaliaNonSiFerma la solidarietà. Tutto il resto non ha importanza.