Coronavirus: nel Riminese 757 positivi (+66 su ieri), 5.968 in Emilia Romagna (+754), 2.491 sono i casi lievi in isolamento a domicilio
Salgono a 239 le guarigioni, 62 in più rispetto a ieri. I pazienti in terapia intensiva sono 267 (+7). Crescono purtroppo anche i decessi, che arrivano a 640: 109 in più rispetto a ieri, in parte relativi ai giorni scorsi trattandosi di persone per le quali si attendeva l’esito del tampone Covid-19. Arrivate ulteriori 315 mila mascherine e in distribuzione 22mila per ogni ambito provinciale.
I numeri:
Piacenza 1.575 (147 in più rispetto a ieri),
Parma 979 (110in più),
Rimini 757 (66 in più),
Modena 767 (104 in più),
Reggio Emilia 773 (165 in più),
Bologna 552(di cui 144 a Imola e 408 a Bologna; complessivamente 87 in più, di cui 20 a Imola e 67 a Bologna),
Ravenna 213 (28 in più),
Forlì-Cesena 250 (di cui 118 a Forlì, 6 in più rispetto a ieri, e 132 a Cesena, 17 in più rispetto a ieri),
Ferrara 102(24 in più rispetto a ieri).
Passano da 18.344 a 20.753 i campioni refertati, 2.409 test in più effettuati rispetto a ieri. Si tratta di dati accertati alle ore 12, sulla base delle richieste istituzionali.
Complessivamente, sono 2.491 le persone in isolamento a casa perché con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o prive di sintomi (295 in più rispetto a ieri); quelle ricoverate in terapia intensiva sono invece 267 (7 in più rispetto a ieri). E salgono a 239 (62 in più rispetto alle 177 di ieri) le guarigioni, 219 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e 20 dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.
Purtroppo, però, crescono anche i decessi, passati da 531 a 640: 109, quindi, quelli nuovi, di cui 36 donne e 73 uomini. Ma soprattutto per le province di Parma e Reggio Emilia, una parte dei decessi è relativa ai giorni scorsi, persone per le quali si attendeva l’esito del test tampone Covid-19. Per la maggior parte delle persone decedute sono in corso approfondimenti per verificare se fossero presenti patologie pregresse, anche plurime.
Complessivamente, sono 2.491 le persone in isolamento a casa perché con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o prive di sintomi (295 in più rispetto a ieri); quelle ricoverate in terapia intensiva sono invece 267 (7 in più rispetto a ieri). E salgono a 239 (62 in più rispetto alle 177 di ieri) le guarigioni, 219 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e 20 dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.
Purtroppo, però, crescono anche i decessi, passati da 531 a 640: 109, quindi, quelli nuovi, di cui 36 donne e 73 uomini. Ma soprattutto per le province di Parma e Reggio Emilia, una parte dei decessi è relativa ai giorni scorsi, persone per le quali si attendeva l’esito del test tampone Covid-19. Per la maggior parte delle persone decedute sono in corso approfondimenti per verificare se fossero presenti patologie pregresse, anche plurime.
DECESSI
I nuovi decessi riguardano:
27 residenti nella provincia di Piacenza,
39 in quella di Parma,
19 in quella di Reggio Emilia,
11 in quella di Modena,
8in quella di Bologna (di cui 2 del territorio imolese),
3 a Forlì,
1 a Rimini,
1 a Ferrara.
3.124 posti letto aggiuntivi già allestiti, 101 in più di ieri: 2.707 ordinari e 417 di terapia intensiva
Prosegue anche oggi a ritmo serrato il lavoro della rete ospedaliera dell’intero territorio per attuare il piano di rafforzamento regionale. In tutta l’Emilia-Romagna, tra ieri e oggi, sono stati allestiti ulteriori 101 posti letto per i pazienti colpiti da Coronavirus, che complessivamente passano da 3.023 a 3.124, tra ordinari (2.707) e di terapia intensiva (417).
Prosegue anche oggi a ritmo serrato il lavoro della rete ospedaliera dell’intero territorio per attuare il piano di rafforzamento regionale. In tutta l’Emilia-Romagna, tra ieri e oggi, sono stati allestiti ulteriori 101 posti letto per i pazienti colpiti da Coronavirus, che complessivamente passano da 3.023 a 3.124, tra ordinari (2.707) e di terapia intensiva (417).
POSTI LETTO
586 posti letto aggiuntivi a Piacenza (di cui 40 per terapia intensiva),
742 a Parma (57 terapia intensiva),
531 a Reggio (48 terapia intensiva),
284 a Modena (76 terapia intensiva),
482 nell’area metropolitana di Bologna e Imola (104 terapia intensiva),
58 a Ferrara (22 terapia intensiva),
441 in Romagna
201 Rimini, di cui 27 per terapia intensiva;
82 Ravenna, di cui 12 per terapia intensiva;
55 Forlì, di cui 8 per terapia intensiva;
82 Cesena, di cui 17 per terapia intensiva, 12 Lugo, di cui 6 per terapia intensiva; 9 a Faenza).
Per quanto riguarda gli ospedali Covid si segnala su Parma l’attivazione da parte dell’ospedale Piccole Figlie e della casa di cura Val Parma Hospital di 15 posti letto Covid ciascuno, estendibili. Sempre in provincia di Parma è prevista la prossima attivazione di 20 posti letto da parte della casa di cura Città di Parma.
Sul resto del territorio regionale restano confermate a Piacenza la Casa di Cura Sant’Antonino e il San Giacomo per complessivi 120 posti letto, l’Ospedale di Comunità di Bobbio, Castel San Giovanni e Fiorenzuola; a Parma il padiglione Barbieri e il padiglione 26 dell’ospedale Maggiore (hub), Fidenza e Borgo Taro; a Reggio Emilia, a supportare l’hub Arcispedale Santa Maria Nuova in città, oltre a Guastalla si è aggiunto Scandiano; a Modena opera come hub il Policlinico (Baggiovara dà supporto sia per l’area intensiva che per i pazienti in fase acuta) e sono pronti Carpi (dove è già attiva per pazienti Covid la Terapia Intensiva), Mirandola e Sassuolo; a Bologna, nell’hub del Sant’Orsola, è entrato in funzione il padiglione Covid, il 25, oltre al Bellaria, già Covid hospital che funzionerà come tale anche per l’imolese; a Ferrara, in caso di necessità l’hub del Sant’Anna sarà supportato come Covid dall’ospedale del Delta.
Infine, per la Romagna, agli hub di Rimini, Ravenna, Forlì-Cesena verranno affiancati come Covid hospital gli ospedali di Lugo e di Riccione.
Sul resto del territorio regionale restano confermate a Piacenza la Casa di Cura Sant’Antonino e il San Giacomo per complessivi 120 posti letto, l’Ospedale di Comunità di Bobbio, Castel San Giovanni e Fiorenzuola; a Parma il padiglione Barbieri e il padiglione 26 dell’ospedale Maggiore (hub), Fidenza e Borgo Taro; a Reggio Emilia, a supportare l’hub Arcispedale Santa Maria Nuova in città, oltre a Guastalla si è aggiunto Scandiano; a Modena opera come hub il Policlinico (Baggiovara dà supporto sia per l’area intensiva che per i pazienti in fase acuta) e sono pronti Carpi (dove è già attiva per pazienti Covid la Terapia Intensiva), Mirandola e Sassuolo; a Bologna, nell’hub del Sant’Orsola, è entrato in funzione il padiglione Covid, il 25, oltre al Bellaria, già Covid hospital che funzionerà come tale anche per l’imolese; a Ferrara, in caso di necessità l’hub del Sant’Anna sarà supportato come Covid dall’ospedale del Delta.
Infine, per la Romagna, agli hub di Rimini, Ravenna, Forlì-Cesena verranno affiancati come Covid hospital gli ospedali di Lugo e di Riccione.
L’attività dell’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile
Volontariato
Continua ad aumentare il numero dei volontari di protezione civile impiegati nelle attività di gestione dell’emergenza: nella giornata di ieri sono stati 379 quelli attivi in Emilia-Romagna, il numero più alto dal 23 febbraio; 2.364 le giornate complessive (il dato non considera le attivazioni nazionali di soggetti come ANPAS, CRI, ANA, ecc.).
Il numero più consistente (103 volontari di ANPAS e CRI regionale) opera a supporto del lavoro sulle ambulanze; a disinfettare e sanificare le ambulanze stanno, inoltre, operando 14 volontari di Piacenza e 12 di Parma; prosegue anche l’attività dei volontari ferraresi per il trasporto di campioni sanitari.
Quanto alle attività di assistenza alla popolazione – a supporto dei Comuni, per consegnare la spesa e farmaci alle categorie più fragili – i numeri di volontari più cospicui si riscontrano a Parma (45), Rimini (43), Ferrara e Modena (38), Forlì-Cesena 24.
Altri volontari sono impiegati in attività di logistica presso i magazzini regionali e di segreteria nei punti triage allestiti presso le strutture ospedaliere.
Continua ad aumentare il numero dei volontari di protezione civile impiegati nelle attività di gestione dell’emergenza: nella giornata di ieri sono stati 379 quelli attivi in Emilia-Romagna, il numero più alto dal 23 febbraio; 2.364 le giornate complessive (il dato non considera le attivazioni nazionali di soggetti come ANPAS, CRI, ANA, ecc.).
Il numero più consistente (103 volontari di ANPAS e CRI regionale) opera a supporto del lavoro sulle ambulanze; a disinfettare e sanificare le ambulanze stanno, inoltre, operando 14 volontari di Piacenza e 12 di Parma; prosegue anche l’attività dei volontari ferraresi per il trasporto di campioni sanitari.
Quanto alle attività di assistenza alla popolazione – a supporto dei Comuni, per consegnare la spesa e farmaci alle categorie più fragili – i numeri di volontari più cospicui si riscontrano a Parma (45), Rimini (43), Ferrara e Modena (38), Forlì-Cesena 24.
Altri volontari sono impiegati in attività di logistica presso i magazzini regionali e di segreteria nei punti triage allestiti presso le strutture ospedaliere.
Ultimi interventi
È stato fornito un modulo abitativo, nell’ambito dell’allestimento dell’ospedale da campo di Piacenza, con funzione di carraia (controllo accessi); il modulo è dotato di climatizzatore e impianto elettrico (i bagni richiesti in un primo momento sono stati reperiti tra le risorse dell’esercito).
E’ stato anche effettuato il sopralluogo a San Polo di Podenzano (PC) per dare l’avvio all’operatività della struttura; il volontariato sta eseguendo ulteriori lavori sulle tende già installate (rimozione delle foglie cadute, pulizie, protezione alle entrate di una tenda magazzino, ecc.).
A Meldola (FC), da lunedì è in funzione il punto triage davanti all’Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori (IRST); volontari del coordinamento di Forlì-Cesena, con la supervisione dei tecnici del Servizio Area Romagna, hanno allestito nel parcheggio adiacente all’Istituto una tenda pneumatica 4 archi e due gazebo, destinati al triage infermieristico: si tratta di un vero check point sanitario, presso il quale tutti gli utenti vengono visitati prima di accedere all’Istituto.
È stato fornito un modulo abitativo, nell’ambito dell’allestimento dell’ospedale da campo di Piacenza, con funzione di carraia (controllo accessi); il modulo è dotato di climatizzatore e impianto elettrico (i bagni richiesti in un primo momento sono stati reperiti tra le risorse dell’esercito).
E’ stato anche effettuato il sopralluogo a San Polo di Podenzano (PC) per dare l’avvio all’operatività della struttura; il volontariato sta eseguendo ulteriori lavori sulle tende già installate (rimozione delle foglie cadute, pulizie, protezione alle entrate di una tenda magazzino, ecc.).
A Meldola (FC), da lunedì è in funzione il punto triage davanti all’Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori (IRST); volontari del coordinamento di Forlì-Cesena, con la supervisione dei tecnici del Servizio Area Romagna, hanno allestito nel parcheggio adiacente all’Istituto una tenda pneumatica 4 archi e due gazebo, destinati al triage infermieristico: si tratta di un vero check point sanitario, presso il quale tutti gli utenti vengono visitati prima di accedere all’Istituto.
Dispositivi di protezione individuale
Dal Dipartimento nazionale di protezione civile sono pervenute 284.000 mascherine Montrasio, 19.050 mascherine ffp3, 1.800 mascherine ffp2, 379.000 guanti sterili.
Altre 10.000 mascherine chirurgiche sono in arrivo dall’Agenzia di protezione civile del Lazio, nell’ambito dei rapporti di solidarietà fra le Regioni.
In distribuzione, oggi, 22.000 mascherine Montrasio per ogni ambito provinciale.
Dal Dipartimento nazionale di protezione civile sono pervenute 284.000 mascherine Montrasio, 19.050 mascherine ffp3, 1.800 mascherine ffp2, 379.000 guanti sterili.
Altre 10.000 mascherine chirurgiche sono in arrivo dall’Agenzia di protezione civile del Lazio, nell’ambito dei rapporti di solidarietà fra le Regioni.
In distribuzione, oggi, 22.000 mascherine Montrasio per ogni ambito provinciale.
Punti triage
Confermati i 31 punti-triage (tende e containers), 10 davanti alle carceri (a Modena è stata smontata parte delle installazioni servite fino a ieri) e 21 davanti agli ospedali:
3 in provincia di PC (Piacenza città, Fiorenzuola d’Arda e Castel San Giovanni);
3 in provincia di PR (Parma città, Vaio di Fidenza e Borgotaro);
3 in provincia di RE (Reggio Emilia città, Montecchio e Guastalla);
5 in provincia di MO (Sassuolo, Vignola, Mirandola, Pavullo e Modena città, davanti alla sede del 118);
3 nella città metropolitana di BO (nel capoluogo davanti agli ospedali Sant’Orsola e Maggiore, e a Imola);
2 in provincia di FE (Argenta e Cento);
1 in provincia di FC (Meldola);
1 nella Repubblica di San Marino.
Confermati i 31 punti-triage (tende e containers), 10 davanti alle carceri (a Modena è stata smontata parte delle installazioni servite fino a ieri) e 21 davanti agli ospedali:
3 in provincia di PC (Piacenza città, Fiorenzuola d’Arda e Castel San Giovanni);
3 in provincia di PR (Parma città, Vaio di Fidenza e Borgotaro);
3 in provincia di RE (Reggio Emilia città, Montecchio e Guastalla);
5 in provincia di MO (Sassuolo, Vignola, Mirandola, Pavullo e Modena città, davanti alla sede del 118);
3 nella città metropolitana di BO (nel capoluogo davanti agli ospedali Sant’Orsola e Maggiore, e a Imola);
2 in provincia di FE (Argenta e Cento);
1 in provincia di FC (Meldola);
1 nella Repubblica di San Marino.