Associazione Pacassoni, il tempo sospeso…
Costituita da volontari, bambini, ragazzi e professionisti che, nel tempo, hanno saputo diventare un’unica entità, una realtà abituata ai limiti e alle difficoltà e sempre pronta a cogliere e sostenere i punti di forza.
Il direttivo, guidato da Anna Pedoni, ha subito messo in campo un programma alternativo, con la collaborazione e il coinvolgimento di tutti i volontari, per poter compensare la mancata possibilità di stare insieme fisicamente. L’intento: non perdere il contatto, anche grazie alla collaborazione delle famiglie che hanno partecipato e fatto partecipare i ragazzi alle proposte, laboratori, sfide virtuali, canti, balli, chat, discussioni. Le relazioni interpersonali al tempo del Coronavirus hanno portato alla luce legami ed unioni ancora più forti tra i volontari, i ragazzi e le loro famiglie.
“Questo ha permesso – spiega una volontaria – anche la creazione di progetti multimediali e video, per farci conoscere e trasmettere al di fuori della nostra famiglia, la nostra unione, in cui volontari, ragazzi, bambini e famiglie hanno manifestato tutto il loro entusiasmo, la loro partecipazione attiva e il rispetto dei turni e delle parti assegnate”.
In questo tempo sospeso i volontari hanno saputo fin da subito reinterpretare le attività e riempire i vuoti lasciati dagli evidenti limiti che la situazione imponeva ed hanno restituito le loro esperienze, sentimenti e riflessioni più intense. Per molti ragazzi le abitudini sono essenziali, sono sicurezza. Poter continuare a comunicare è stato un filo invisibile tessuto tra operatori, volontari e ragazzi, davvero importante per tutti.
In questo periodo tante situazioni sono mutate, e se all’inizio ha prevalso la fatica ed il negativo, a un certo punto si è anche cominciato a trovare e creare il lato positivo e propositivo. Sono emersi talenti nascosti, ognuno con i suoi tempi; in cucina, nei lavori di casa, nel giocare a distanza e raccontarsi tramite disegni e perché no, anche video e foto. È stato proprio il raccontarsi che ha rafforzato e ha messo a nudo nuovi sentimenti.
Abbiamo potuto scoprire – continuano i volontari – che nei momenti di difficoltà si liberano ed emozionano sostenendosi è reale; poter utilizzare la tecnologia anche autonomamente è un nuovo modo di progettare. Credere nel potenziale di ciascuno e lavorare perché emerga, questa è la nostra grande famiglia”.
“Siete capaci di stare nell’attesa, siete simpatici, non perdete la speranza, siete attivi… siete energia frizzante nel cammino di chi tocca la vostra vita. Io credevo di avere toccato la vostra, ma siete sempre voi che donate di più a me. Mi insegnate che cosa è la vita, ogni volta. E che cosa conta. Con voi tocco con mano la meraviglia”.
“Al Teatro delle Diverse Abilità di cui mi occupo – sottolinea Virginia Spadoni – come operatrice teatrale, per conto del Teatro Cinquequattrini APS sono molto affezionata. E’ passione allo stato puro. Ricchezza umana. L’aver creato una chat del Teatro, in questo tempo sospeso e recluso, dove i ragazzi possano esprimersi e sentirsi legati l’un l’altro benché lontani, è stato fondamentale. Il gruppo di Teatro non si è disgregato, anzi, si è rafforzato. Ho proposto d’inviarmi del materiale a tema. Lo abbiamo chiamato: Teatro alla Finestra, Ho ricevuto foto, disegni, versi. Ne ho fatto un breve video, suddiviso in due parti, che tutti hanno apprezzato e condiviso. Aspettiamo, aspettiamo di tornare a toccarci, a guardarci, a fare teatro dal vivo. Ma intanto siamo vicini, vicini anche se lontani. E questo filo teatrale non si spezzerà perché è fatto d’umanità e di comunità. Siamo stati capaci di rimanere uniti con l’unico mezzo che avevamo. Grazie”.
L’Amministrazione Comunale ringrazia profondamente tutti i volontari e i ragazzi della Pacassoni, insieme a tutte le loro famiglie per la grande bellezza che sanno donare ogni volta e in tutte le situazioni. La loro presenza è un grande e nobile esempio, oggi più di ieri.