• Chi siamo
  • Redazione
  • Collabora con noi
  • Pubblicità
  • Contatti
MENSILE DI POLITICA ECONOMIA CULTURA SPORT E COSTUME DELLE PROVINCE DI RIMINI E PESARO - TEL. 0541-611070
giovedì, Maggio 29, 2025
27 °c
Rimini
27 ° Mar
27 ° Mer
  • Login
 
La Piazza | Notizie, Politica, Economia, Cultura e Società dalla Provincia di Rimini e Pesaro-Urbino
 
  • Politica
  • Economia
  • Ambiente
  • Cultura
  • Sport
  • Turismo
  • Eventi
  • Rubriche
    • CRONACA
    • DALLA NOSTRA TERRA
    • LA BUONA TAVOLA
    • L’OPINIONE
    • L’ALTRA PAGINA
    • VARIE
    • SPIEGA L’ESPERTO
  • Inchieste
No Result
View All Result
  • Politica
  • Economia
  • Ambiente
  • Cultura
  • Sport
  • Turismo
  • Eventi
  • Rubriche
    • CRONACA
    • DALLA NOSTRA TERRA
    • LA BUONA TAVOLA
    • L’OPINIONE
    • L’ALTRA PAGINA
    • VARIE
    • SPIEGA L’ESPERTO
  • Inchieste
No Result
View All Result
La Piazza | Notizie, Politica, Economia, Cultura e Società dalla Provincia di Rimini e Pesaro-Urbino
Home Economia

Economia. Libere università non statali: “camaleonti” giuridici

Redazione di Redazione
24 Agosto 2021
in Economia
Tempo di lettura : 4 minuti necessari
A A
Vignetta di Cecco

Vignetta di Cecco

Vignetta di Cecco

 

Tratto da lavoce.info

DI MASSIMO GRECO, Laureato in Scienze Politiche presso l’Università di Palermo
Sulla natura giuridica delle libere università non statali bisognerebbe fare chiarezza, per garantire certezza del diritto. L’attuale limbo può infatti rivelarsi comodo, per rivendicare in alcuni casi la natura pubblica e in altri quella privata.

I soggetti “ibridi”

Il nostro ordinamento è pieno di presenze istituzionali ibride impegnate sia nel campo delle funzioni pubbliche (a monte) sia in quello della gestione dei servizi pubblici (a valle). Anche in forza del costituzionalizzato principio di sussidiarietà orizzontale, c’è una vera e propria galassia di enti che non possono essere annoverati tra gli enti pubblici né tra gli enti privati.

Al netto delle diverse declinazioni sul versante più propriamente pubblico generate dal legislatore (pubbliche amministrazioni ed enti pubblici) e dalla normativa comunitaria (organismo di diritto pubblico ed amministrazioni aggiudicatrici), il nostro ordinamento prevede, per lo più, una bipartizione tra enti (con o senza personalità giuridica) caratterizzati da finalità ideali, civiche, di beneficio comune, altruistico-solidaristiche (enti non profit) ed enti caratterizzati da finalità egoistico-strategiche orientate al profitto derivante dall’organizzazione dell’esercizio in comune di un’impresa economica (enti for profit).

La questione della plurisoggettività si è complicata allorquando alcuni degli enti, formalmente di diritto privato, hanno autonomamente inteso gestire le medesime attività strategiche curate dagli enti pubblici (per esempio, scuola, formazione, cultura, università, attività sanitarie). Da qui l’esigenza d’individuare la natura giuridica dell’ente per una corretta applicazione dei diversi istituti, partendo dal dato di fatto – diffuso – che ci sono enti privati che perseguono interessi a carattere generale ed enti pubblici che svolgono attività economiche. È evidente la difficoltà per chi opera in questi enti, costretto a muoversi a “macchia di leopardo”, ritenendoli pubblici per alcuni aspetti e contestualmente privati per altri; peraltro, l’ordinamento si è ormai orientato verso una nozione “funzionale” e “cangiante” di ente pubblico.

In sostanza, giurisprudenza e dottrina collimano nell’insegnamento secondo cui il criterio da utilizzare per definire i contorni dell’ente pubblico non è sempre uguale a se stesso, ma muta in funzione dell’istituto o del regime normativo che deve essere applicato alla correlata ratio.

Nel nostro ordinamento, gli enti in cui spicca la cui la natura giuridica “cangiante” sono le libere università non statali.

Le libere università non statali

Prima della riforma del 2010, avvenuta con la legge n. 240 (cosiddetta legge Gelmini), la disciplina delle università non statali legalmente riconosciute, e la loro istituzione e soppressione, scaturiva essenzialmente dalla disciplina generale contenuta nel regio decreto n. 1592/1933, nella legge n. 168/1989, nella legge n. 243/1991 e nel Dpr n. 25/1998.

L’articolo 1 del regio decreto riconosce tra i soggetti idonei a impartire l’istruzione superiore, anche le università non statali e gli istituti liberi, dotati di personalità giuridica e autonomia amministrativa, a tal fine autorizzate, con provvedimento avente forza di legge, a rilasciare titoli accademici relativi all’ordinamento universitario di valore legale identico a quelli rilasciati dalle università statali. La copertura costituzionale si è avuta con l’articolo 33 che, al comma 6, riconosce il diritto agli istituti di alta cultura, università e accademie di darsi ordinamenti autonomi nei limiti stabiliti dalle leggi dello stato.

Se questo è il contesto normativo di riferimento, il concetto di “non statale” non è speculare a quello di “non pubblico”, e pertanto possono anche esserci libere università non statali di provenienza pubblica perché generate da enti pubblici del territorio. Infatti, se si leggono gli elenchi delle amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato del 2010 e 2011, figurano anche l’università della Valle d’Aosta, la libera università di Bolzano e la libera università Kore di Enna, vale a dire, tutte università non statali, nate su iniziativa di enti pubblici non statali, e per questo assoggettate a obblighi differenziati in ragione della loro qualificazione pubblica.

Le libere università non statali, in considerazione della rilevanza pubblicistica dell’attività di ricerca e di formazione e della connessa funzione pubblica di certificazione svolta, sono sottoposte a una disciplina pubblicistica che riguarda singoli aspetti dell’organizzazione e dell’attività, finalizzata ad assicurare che il servizio pubblico fornito dal privato non sia di qualità inferiore a quello direttamente erogato dallo stato.

La casistica

La presenza di libere università non statali sia private che pubbliche rende ancora più disomogeneo il quadro normativo e rende impossibile una generalizzazione sulla natura giuridica di questi enti. L’esame degli indicatori sintomatici è stato, infatti, svolto fin qui caso per caso, fornendo uno spaccato a tratti sconfortante.

Così, ad esempio, la libera università non statale Luiss ha natura di persona giuridica di diritto privato ai fini del versamento degli oneri contributivi dei propri dipendenti (Cassazione sentenza n. 14129/1999); la Lumsa è un ente di diritto privato e come tale autorizzato a procedere alla stipula di contratti di lavori, servizi e forniture senza necessità del previo esperimento di procedure a evidenza pubblica (Consiglio di stato, parere n. 2427/2018). Al contrario, la libera università non statale Kore è un ente pubblico non economico ai fini dell’applicazione del Codice dei contratti (Anac, delibera n. 30/2015).

Ancora, la libera Università non statale Cattolica del Sacro Cuore è un ente pubblico agli effetti della giurisdizione della Corte dei conti (Corte conti sezione Lazio, sentenza n. 477/2010), per l’aggiudicazione dell’appalto di servizi (Consiglio di stato, sentenza n. 5522/2012) e ai fini della giurisdizione per la regolazione dei propri rapporti di lavoro (Tar sentenza 155/2021).

Infine, le libere università non statali, enti di diritto privato alle quali non si applica la disciplina sulla trasparenza in materia di anticorruzione (Consiglio di stato, sentenza n. 3043/2016), possono anche acquisire la forma di società di capitali (Consiglio di Stato, parere n. 18/2019).

Appare evidente che in assenza di una normativa chiara che irrobustisca l’esigenza di certezza del diritto, si rischia di fornire a questi enti una “doppia natura giuridica”, vale a dire, quella di poter assumere ora la veste del soggetto pubblico ora del soggetto privato, a seconda dei casi che più convengono. Ad alcuni può infatti fare comodo stare nel limbo camaleontico, in modo da potere rivendicare la natura pubblica per ottenere l’esonero dei tributi locali o per ricevere contributi pubblici e rivendicare la natura privata per scongiurare l’obbligo di procedure a evidenza pubblica per l’acquisto di beni e servizi, per il reclutamento delle risorse umane e per evitare l’occhio della trasparenza in materia di anticorruzione.

Lavoce è di tutti: sostienila
Lavoce.info non ospita pubblicità e, a differenza di molte altre testate, l’accesso ai nostri articoli è completamente gratuito. L’impegno dei redattori è volontario, ma le donazioni sono fondamentali per sostenere i costi del nostro sito. Il tuo contributo rafforzerebbe la nostra indipendenza e ci aiuterebbe a migliorare la nostra offerta di informazione libera, professionale e gratuita. Grazie del tuo aiuto.

Articolo precedente

Pesaro. Il ministro Speranza a Pesaro per inaugurare la rinnovata farmacia comunale A. Costa.

Articolo seguente

Rimini. Scuole, parte la campagna abbonamenti per il trasporto pubblico

Redazione

Redazione

REDAZIONE LA PIAZZA

Articoli Collegati

STARTUP WEEKEND RIMINI  - Rimini 15 18 Maggio 2025 - Rivierabanca 18 Maggio nella photo (Ph © Giorgio Salvatori) un momento delle premiazioni
Economia

Rimini. Startup weekend, idee e imprenditori del futuro a scuola

22 Maggio 2025
Vignetta di Cecco
Economia

Economia. Una tregua non chiude la guerra di potere tra Usa e Cina

17 Maggio 2025
Da sinistra: Andrea Moretti, Angelo Amadei, Gianpietro Corbari, Emilio Urbinati, Fabio Pari
Coriano

La Effedue di Coriano entra in Sipral e cresce

17 Maggio 2025
Vignetta di Cecco
Economia

Dalla Fed una lezione di indipendenza

16 Maggio 2025
Economia

Rimini. Assemblea generale di RivieraBanca: la conferma del presidente Fausto Caldari garantisce continuità. In dono ai Soci il libro “Una storia di Persone”

15 Maggio 2025
Economia

Come si elegge un Papa 3.0*

14 Maggio 2025
Cattolica

Cattolica-Gabicce Mare. Gran Fondo degli Squali, modello del fare turismo… i 10 anni e 10mila presenze

11 Maggio 2025
Daniela Angelini
Economia

Riccione. Il sindaco Angelini: “Rimini Fiera-Palas, nella massima trasparenza”

30 Aprile 2025
Mostra più articoli
Articolo seguente

Rimini. Scuole, parte la campagna abbonamenti per il trasporto pubblico

Pesaro. Rof 2021, chiusura in bellezza

Rimini. Pd, il segretario nazionale Letta a Rimini

Vignetta di Cecco

Provincia di Rimini. Covid: 51 nuovi positivi (39.444 il totale). Terapia intensiva: 10. Decessi: nessuno

Please login to join discussion

Ricerca articoli e archivi

No Result
View All Result

Articoli

gruppo292.com

Articoli recenti

  • Addio a Edmo Vandi, il cantore di Riccione… 29 Maggio 2025
  • Il caso Petrolini… 29 Maggio 2025
  • Biden, un tumore terminale e la prevenzione 27 Maggio 2025
  • Granchio blu, dalla Regione Emilia Romagna un milione di euro per il contenimento 26 Maggio 2025
  • Trenta musicisti, un palco e la musica dagli anni ’60 ad oggi, sabato arriva l’esplosione di Rotation stage 26 Maggio 2025
La Piazza | Notizie, Politica, Economia, Cultura e Società dalla Provincia di Rimini e Pesaro-Urbino

© 2025 .292-

La Piazza delle province di Rimini e Pesaro. Redazione : Piazza Gramsci, 34 - 47843 Misano Adriatico | p.iva 02540310402

  • Chi siamo
  • Redazione
  • Collabora con noi
  • Pubblicità
  • Contatti

Direttore Responsabile: Giovanni Cioria

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
No Result
View All Result
  • Home
  • Politica
  • Economia
  • Cultura
  • Sport
  • Turismo
  • Eventi
  • Rubriche
    • Cronaca
    • Dalla nostra terra
    • La buona tavola
    • L’opinione
    • L’altra pagina
    • Spiega l’esperto
  • L’inchiesta
  • Redazione
  • Pubblicità
  • Contatti

© 2025 .292-