Gli ultimi romantici alla curva del Tramonto
MotoGp: se c’è Valentino, c’è festa il 19 ottobre
La marea gialla, causa il Covdi-19, è meno marea ma non meno sorridente e felice. Tutti dagli occhi belli: famiglie, fidanzati, amici, occasionali. E la stragrande maggioranza sono in giallo; poi qualcosa di Rosso Ducati e poi qualche altro colore.
Vai agli stand del merchandising quelli del 46 sono presi d’assalto, poi la Ducati e poi quasi il nulla. Il tam tam dice che Valentino Rossi vale il 70 per cento dell’oggettistica venduta. Il 20 la Ducati, il 10 se lo spartiscono il resto. Una Mercedes con targa tedesca recava una grande scritta sul parabrezza: “Tavullia Express”…
Quest’anno, causa il coronavirus, ci sono molti meno appassionati. Non si vedono le grigliate nei campi il mattino presto, soprattutto stranieri, ma poca importa. Si è fatta notare una signora in tailleur rosa confetto per l’eleganza impreziosita da un tacco almeno 10… In caso di pioggia adatto a fare i buchi per far defluire meglio l’acqua. Ci si ferma al parcheggio Ducati gestito da giovani studenti con accento meridionale e poi si dice che le nuove leve non hanno voglia di lavorare… Sì, c’è anche chi è sfaticato, come sempre… Un ragazzo che studia chimica poggia sotto i cavalletti delle moto delle tavolette rettangolari per non fare affondare i mezzi nella terra bagnata per la pioggia di ieri. Sembra che i ducatisti siano più di mille e con circa 200 euro ti porti a casa un posto in tribuna, una ceppellino ed una maglietta con i mitici colori.
Circumnavighi l’autodromo ed incontri l’azienda Montega che ogni anno organizza sul tetto una festa il cui ricavato va in beneficenza; a fare MotoGp un mega-schermo e la possibilità di vedere un tratto di pista, quest’anno occluso da una nuova tribuna dell’autodromo… Ma ce n’era bisogno? Abbandoni gli amici di Montega… piccolo passo indietro. Quest’anno lato zona artigianale Santamonica, niente merchandising. Si riprende il giro. Come sempre all’esterno della curva del Tramonto si posizionano dei camion; sopra: si beve, si mangia e si guardano le corse in un piccolo tv e con la pista sotto gli occhi. Quest’anno ce n’è soltanto uno, come testimonia la foto.
Si continua. Si imbocca via Ca’ Raffaelli che forse è superiore all’ingresso principale dell’autodr0mo in via del Carro. Qui si affaccia, almeno sul retro, la Brutapela, la mitica curva dell’immaginario collettivo. Qui si posizionano i tifosi del campionissimo Valentino Rossi. E’ un lungo serpentone giallo in festa. Lungo la recinzione del circuito ci sono gelsi centenari che immancabilmente ogni anno vengono sfregiati per paura che possa fungere da scala e scavalcare il filo spinato a difesa del tempio dai portoghesi. Davvero una piccola crudeltà gratuita di cui non ce n’è bisogno. Piccola pennellata socio-economica. Qualche anno fa per ampliare la pista, la Società Santamonica tagliò il fossato che attraversava il circuito. Ora, se la pioggia è buona la strada si allaga fino a diventare un fiume. Gli abitanti hanno raccolto firme portate in C0mune. I dirigenti dell’autodromo, fin dai tempi di Umberto Trevi, avevano garantito che sarebbero intervenuti… Ma nulla è stato fatto. Si continua, si arriva in via del Carro: la strada dell’ingresso principale: un festoso casino in giallo.