Il sindaco Matteo ha incontrato i rappresentanti dei ristoratori della città: «Porterò le loro richieste su tavoli nazionali. Chieste maggiori risorse alla Regione».
Rivedere il meccanismo dei ristori, programmazione maggiore e nuovi aiuti provenienti dal prossimo scostamento di bilancio. È quello che chiedono i ristoratori, ai quali si uniscono anche gli albergatori della città, durante l’incontro di questa mattina con Matteo Ricci. «Richieste chiare – ha commentato il sindaco di Pesaro – che porterò nei tavoli di lavoro nazionali. Spero di dare una mano a questa categoria, non solo per la mia città».
Più aiuti dal Governo, ma anche da Regione Marche e Comune. «Abbiamo chiesto maggiore impegno alla Regione, credo che sia troppo tardi aspettare la fine di marzo per ricevere ulteriori aiuti. Occorrerà fare qualcosa prima, per questo, insieme all’assessore alle Attività Economiche Frenquellucci, cercheremo di capire cosa si può fare in più, rispetto a ciò che è già stato fatto in questi mesi».
Dai ristoratori la richiesta di più controlli. «Ci sono stati, ma possono essere intensificati. Ogni giovedì, insieme all’assessore alla Sicurezza Pozzi e al Comandante della Polizia Locale Muzzini, partecipiamo all’incontro con il Prefetto per fare il punto. Mi pare che complessivamente il meccanismo dei controlli funzioni, come funziona quello dei sensi unici del centro storico, rinnovato per tutto il mese di gennaio».
Un incontro costruttivo, «In attesa della rinascita – continua Ricci -, che ci deve trovare pronti. Sono convinto che le persone torneranno ad andare in vacanza, torneranno ad affollare bar, ristoranti della nostra bella città. Purtroppo il virus c’è ancora, fino a che non abbiamo raggiunto l’immunità di gregge, con una vaccinazione molto diffusa, non riusciremo a liberarci e ripartire. È un dovere verso i più deboli, ma lo è anche nei confronti delle categorie dei lavoratori che soffrono tanto. Quella che stiamo vivendo è una situazione difficile – conclude Ricci -. Nessuno gode nel vedere chiuso un ristorante. Dobbiamo continuare a resistere, sperando che prima o poi si possa rinascere e tornare ad essere una città vivace».