Montecopiolo e Sassofeltrio diventano riminesi
Il 25 maggio, il Senato ha approvato il passaggio dalla Regione Marche all’Emilia Romagna. Bonaccini e Calvano: “Benvenuti in Emilia-Romagna, massima disponibilità per un’integrazione veloce nel sistema regionale”
L’approvazione a 14 anni dal referendum che sancì la scelta dei cittadini delle due comunità. Il passaggio dei due Comuni montani, che contano circa 2.500 abitanti, alla provincia di Rimini
“Un grande benvenuto alle comunità di Montecopiolo e Sassofeltrio. Dopo 14 anni, i cittadini delle due comunità possono vedere concretizzate le proprie istanze nel passaggio all’Emilia-Romagna”. Lo affermano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore al Riordino istituzionale, Paolo Calvano, in seguito all’approvazione definitiva al Senato del disegno di legge sul passaggio dei due Comuni dalla Regione Marche all’Emilia-Romagna, con l’aggregazione alla provincia di Rimini. La legge entrerà in vigore alla data di pubblicazione nella Gazzetta ufficiale.
L’approvazione di ieri (166 sì, 41 no e 12 astenuti), ha chiuso un lungo iter procedurale avviato con il referendum del 2007 nei due comuni, che contano circa 2.500 abitanti, dove la maggioranza (l’80%) si era espressa per il passaggio all’Emilia-Romagna. La Regione aveva dato il parere favorevole all’aggregazione il 17 aprile 2012, mentre la Regione Marche aveva espresso parere negativo il 16 aprile 2016.
“Sassofeltrio e Montecopiolo- aggiungono Bonaccini e Calvano- hanno molti elementi in comune con la nostra regione. Ci legano fattori culturali e storici, oltre che geografici, ma anche economici che giustificano il senso di appartenenza dei cittadini alla Romagna. Li accogliamo con lo stesso entusiasmo che loro hanno manifestato per il passaggio nella nostra regione, certi del loro contributo per la ripresa e per lo sviluppo del nostro territorio in uno scenario di piena sostenibilità”.
I due Comuni situati in luoghi particolarmente belli dal punto di vista naturalistico, a circa 1.000 metri sul mare, sono mete turistiche, grazie a percorsi escursionistici e a impianti sciistici molto apprezzati dai Riminesi.
La procedura
Entro 30 giorni dall’entrata in vigore della Legge, il ministro dell’Interno, sentite le due Regioni, nomina un commissario, a tutela del passaggio. Le Regioni Marche ed Emilia-Romagna e le Province di Pesaro e Urbino e di Rimini provvedono agli adempimenti di rispettiva competenza, per mezzo di accordi, intese e atti congiunti, con l’obiettivo di garantire la continuità nelle prestazioni e nell’erogazione dei servizi alle comunità. Inoltre, definiscono e regolano i profili della successione, anche in materia di beni demaniali e patrimoniali disponibili e indisponibili e in materia fiscale e finanziaria. L’iter dovrebbe concludersi in sei mesi. Nel caso ci fossero adempimenti pendenti la proroga è di altri 6 mesi.
Con Sassofeltrio e Montecopiolo sono 9 in tutto i Comuni passati dalla Regione Marche all’Emilia-Romagna. Il trasferimento dei 7 Comuni della Alta Valmarecchia (Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant’Agata Feltria e Talamello) era avvenuto nel 2009.
I due Comuni
Montecopiolo sorge alle pendici del Monte Copiolo, a 900 metri di altitudine. Nell’area di 37,5 km² vivono 1.074 abitanti. Il suo territorio fa parte del Parco naturale del Sasso Simone e Simoncello che attrae molti escursionisti, soprattutto nella stagione estiva. Sul monte Carpegna (1.415) che fa parte del territorio e a Villagrande (sede del municipio), sono presenti anche impianti sciistici.
Sassofeltrio si estende nell’Appennino riminese a 468 metri di altitudine. Conta 1.355 abitanti in una superficie di 21,08km² ed include una porzione di territorio, nelle frazioni di Ca’ Micci e Ca’ Gostino, compresa tra lo Stato di San Marino e i comuni di San Leo, Monte Grimano Terme e l’exclave di Pieve Corena, interna al comune di Verucchio.