L’anno prossimo Riccione festeggia Cento anni da quando è diventato Comune autonomo da Rimini. È datato 19 ottobre 1922 il decreto ministeriale che ne sancisce l’autonomia e sarà proprio mercoledì 22 ottobre 2022 che sarà festeggiato l’evento con un programma organizzato anche dall’Associazione culturale nazionale ITALIA LIBERTY. Coronavirus permettendo si è pensata alla fascinosa cornice del Grand Hotel con una festa in stile Gatsby.
Intanto l’associazione culturale presenta il suo logo delle celebrazioni e una serie di poster d’arte realizzati dal grafico Andrea Speziali da esporre nelle attività locali. Sono 3 versioni grafiche differenti che “Italia Liberty” omaggia in digitale a tutte le attività e cittadini di Riccione. La stampa originale è numerata in sequenza come poster da collezione, stampato su carta patinata avorio e ogni copia numerata con firma dall’autore. Già dal prossimo anno è in progetto la realizzazione dell’annullo filatelico postale da applicare sopra il francobollo e sui prodotti dell’immagine coordinata composta da pieghevole, cartolina, manifesto, brochure e segnalibro.
Tutti i poster e gadgedt quali maglietta, portachiavi, agenda, calendario, tazza e cappellino sono disponibili sul sito www.italialiberty.it.
Per richiedere e prenotare il poster e ottenere il logo ufficiale per i siti web e i materiali di comunicazione scrivere a riccione@italialiberty.it
Sulla scia del successo della canzone dei The Giornalisti e dell’omonimo film dei Vanzina uscirà il volume “Cent’anni sotto il sole di Riccione 1922-2022”, pubblicazione a cura di Andrea Speziali. Il titolo potrebbe variare in “Riccione, cent’anni di euforie”.
Dalla prima call ai cittadini sono già emersi interessanti documenti inediti, tra questi la canoa del Duce, delle lettere di Maria Boorman Ceccarini, progetti dei villini dei primi anni Venti, le carte del conte Felice Pullé, cartoline animate d’epoca rarissime, alcune del fotografo Valcarenghi, alcuni bozzetti di Marcello Dudovich per la cartellonistica, tracce della mostra d’arte futurista a Riccione, illustrazioni e altre felici sorprese che saranno pubblicati sui social ufficiali di @riccione100. Intanto si amplia l’archivio dei contenuti pervenuti dal gruppo Facebook “Album Riccione 1922-2022”.
Il marchio ufficiale “RICCIONE 100” progettato dallo stesso autore si presenta al pubblico con i numeri 19, 20, 22. Mentre il logo con le lettere ICC convertite in numero 100.
L’opera progettata, formato 30×30 cm, con circa 800 pagine e una copertina rigida con applicata una ceramica decorativa, è suddivisa per decenni, con lo scopo di raccontare la storia di un luogo tra mode, costumi, tendenze, grandi personaggi, ville e palazzi, attività turistiche e politica.
L’autore, il prof. Andrea Speziali, promette la realizzazione di un suggestivo viaggio a ritroso nel tempo, capace di rendere omaggio alle generazioni passate, che hanno contribuito a creare il mito della Perla Verde che ancora oggi brilla più che mai nel mondo,.. e di emozionare quelle presenti e future.
Indice – Capitolo introduttivo che racconta Riccione dagli albori fino al 1922, seguono capitoli tematici suddivisi in decenni: 1930, 1940, 1950, 1960, 1970, 1980, 1990, 2000, 2010, 2022. Termina l’opera con una cronologia di eventi più significativi. Il progetto si completa in digitale sui canali social ufficiali con più contenuti rispetto a quelli che saranno inseriti nel libro.
“Tra i tanti celebri villeggianti che hanno dato lustro all’estate riccionese si segnala l’attore Totò, che come pochi sanno aveva dimora nel quartiere alberato dell’Abissinia, o l’allora sindaco di Roma Ernesto Nathan, proprietario di una casa in zona Porto. Pochi sanno che Benito Mussolini optò per trovare residenza a Riccione perchè contrario all’esproprio di villa Pospisil a Cattolica, come era invece volontà dei suoi fedelissimi. Anche le attività più comuni per la stagione estiva, dal bagnino all’albergatore, all’agente immobiliare saranno raccontate nelle varie evoluzioni. Basti pensare ai mediatori che svolgevano il mestiere rincorrendo i turisti appena scesi dal treno, ancora in stazione, per proporre gli affitti nelle residenze private. Il parco giochi “Politeama Nirigua Park” allestito dal conte Luigi Guardini o la villa Lampo progettata da Mirko Vucetich sono alcune delle prime opere riccionesi del 1922 da quando si costituì il comune. Un poster illustrato testimonia l’esistenza della prima autorimessa Cichetti, in viale Ceccarini come pure tanti aneddoti e dettagli che sono stati trascurati nel tempo e non hanno ancora trovato giustizia di racconto in qualche libro, romanzo, rivista, avranno finalmente il meritato spazio nel mio volume”. Andrea Speziali
APPROFONDIMENTO: www.italialiberty.it/storiadiriccione/
Nell’anno dell’unificazione italiana 1861, nelle sei parrocchie che costituiranno il territorio che nel 1922 dell’autonomo Comune di Riccione, vivono complessivamente poco più di 1.000 abitanti: le ‘’Casette’’ del ‘’vecchi paese’’, la parrocchia di San Lorenzino, altri nuclei parrocchiali e le case coloniche .
1 gennaio 1862, il treno Omnibus della linea Bologna-Ancona, inaugurata il 10 novembre 1862. In quell’anno gli abitanti di Riccione sono in paese 462, nel ghetto 49 e in campagna 547. Effettua la prima fermata a Riccione, al casello che si affaccia sul percorso tra il ‘’vecchio paese’’ e la spiaggia, denominato in dialetto ‘’ la viola’’ cioè la viuzza, il sentiero che portava al mare.
Successivamente ‘’la viola’’ diventa prima viale Viola per diventare nel 1892 viale Maria Ceccarini.
1865. Il treno Omnibus, dopo una sperimentazione triennale, ferma regolarmente al casello di Riccione fino al 1891 quando viene costruita la stazione ferroviaria (data)
1867. Don Carlo Tonini, parroco della parrocchia di San Martino, nel ‘’vecchio paese’’, dopo avere fatto campagna per la fermata del treno, organizza, in collaborazione con il Comitato per gli Ospizi Marini di Bologna da ospitalità a 106 bambini scrofolosi presso le famiglie della parrocchia. I primi soggiorni estivi nelle casette del ‘’vecchio paese’’ per gruppi di bambini affetti da scrofolosi. Iofolosi. I bambini sono ospitati in alcune abitazioni alle ‘’Casette’’ .
1877. Il Conte riminese Giacinto Martinelli Soleri, in società con Emilio Amati apre l’Ospizio Martinelli Amati per bambini scrofolosi, in una zona prossima allo sbocco a mare della ‘’via dei bagni’’ nell’area oggi occupata dal Grand Hotel.
1878. Costruzione di un secondo Ospizio per bambini scrofolosi, l’Ospizio Romagnolo per iniziativa del forlivese Prof. Luigi Casati e dei riccionesi Del Bianco, Papini, Saviotti, nell’area dell’attuale Piazzale Giardini.
1879. Costruzione della villa Martinelli in viale Principe di Piemonte, attuale viale Gramsci.
1880. Il Conte Martinelli progetta e realizza un piano regolatore sulle aree da lui acquistate tra la ferrovia e il mare, il Rio Melo e viale Cesare Battisti: è il primo tracciato di strade alberate – viali – della Riccione ’’marina’’.
1884. Lungo viale Viola (poi Ceccarini) vengono costruiti i primi villini.
1885. Apre il Ristorante Bologna, uno dei primi della zona marina. Più o meno negli stessi anni apre anche il Ristorante Galavotti.
1889. Costituzione della Società di Mutuo Soccorso tra i marinai di Riccione.
1891. Maria Ceccarini (Nata Mary Boorman Wheeler, New York 1839 – 1903) inaugura il giardino d’infanzia, collocato nel ‘’vecchi paese’’, sul tracciato della via Flaminia e da lei donato.
1893. Maria Ceccarini inaugura l’ospedale dedicato al marito, il medico Giovanni Ceccarini, morto qualche anno prima, costruito a sue spese per le cure gratuite ai poveri della borgata di Riccione e dei dintorni. Illuminazione elettrica di viale Viola fino al mare, collegata alla centrale dell’ospedale ‘’Giovanni Ceccarini’’.
1895. Per interessamento del Conte Martinelli di Sebastiano Amati, del farmacista Pozzi viene costituita in Riccione la delegazione di Stato civile.
1901 Maria Ceccarini dona 70.000 lire per la costruzione del porto e la costruzione del Rio Melo.
Sebastiano Amati apre il primo albergo.
Riccione conta 3.285 abitanti di cui 1.082 sanno leggere e scrivere.
Nell’arco di quarant’anni Riccione ha più che triplicato i propri abitanti, contando 3.285 residenti, di cui 1.082 in grado di leggere e scrivere.
1903. Muore Maria Ceccarini, benefattrice e fondatrice di Riccione.
1905. Si costituisce la Società Pro-Riccione per ‘’mantenere viva la causa dell’indipendenza comunale’’; ne sono promotori Sebastiano Amati, Ausonio Franzoni e il Dottor Conte Felice Pullè, originario di Modena.
Apre il primo sportello bancario a Riccione, il Credito Romagnolo, allora Banca Piccolo Credito, apre un recapito sul viale principale del paese.
Si contano oltre 200 villette
1906. Le automobili della società Aemilia iniziano regolare servizio di collegamento tra Rimini e Riccione con tre corse giornaliere.
1907. Progettazione ed inizio della strada litoranea, attuale viale D’Annunzio, sugli arenili ceduti dal demanio.
1909. Posa della prima pietra della Chiesa al mare ‘’Mater Admirabilis’’.
Installazione del primo acquedotto pubblico; in precedenza l’acqua veniva estratta dai pozzi o trasportata in botti dalla sorgente delle Fontanelle.
1910. Prima richiesta di distacco dal Comune di Rimini.
Numero degli ospiti: 500 in giugno, 6.000 in luglio, 6.000 in agosto, 2.500 in settembre.
Si costituisce la Società Elettrica Riccionese tra villeggianti ed abitanti.
1912. Viene inaugurato l’Hotel Lido. Il viale viene ufficialmente dedicato alla memoria di Maria Ceccarini.
1916. Il terremoto distrugge la Chiesa di San Lorenzo in Strada, l’Ospizio Martinelli Amati, le torri Fontanelle e Trinità (sedi della guardia di finanza in servizio al litorale) ed altri numerosi edifici.
1917. Requisizione di villini ed Ospizi per i profughi delle zone invase dagli austro-ungarici per i prigionieri di guerra.
1919. Richiesta formale per Ministero degli Interni di costituire Riccione in Comune autonomo.
1921. Si inaugura il Politeama Nirigua, del bolognese Guarini, nell’area dove fino al 20?? c’era l’Acquariun dei delfini.
Riccione conta 5.606 abitanti, gli alberghi e le pensioni sono complessivamente 13.
1922. Agosto ”insurrezione popolare” per imporre l’indipendenza amministrativa da Rimini. Il regio decreto del 19 ottobre sancisce la costituzione del Comune di Riccione.