Italo Di Fabio
Il fotografo Italo Di Fabio ricevuto in comune nel giorno del 90° compleanno
Nato a Pescara il 17 giugno 1931, cittadino riminese dal 1956, a riceverlo, insieme ai figli e altri conoscenti, il sindaco Andrea Gnassi e l’assessore Giampiero Piscaglia. Un momento importante per donare ad “uno dei più conosciuti, discussi, invidiati fotoamatori italiani” – così viene definito dalla prestigiosa rivista “Progresso Fotografico” che nel 1971 gli dedica la copertina ed un ampio servizio interno – una targa in argento con il segno zodiacale di Rimini. Un dono contraccambiato dall’artista con la stampa di uno dei suoi scatti, intitolato “la due suore”.
Un segno del riconoscimento speciale che il Comune di Rimini fa ad un suo concittadino che nel corso di alcuni decenni, a partire dal 1960, si è distinto nella fotografia artistica amatoriale, conseguendo un’elevatissima quantità di riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale e contribuito a fornire alla città di Rimini una particolare visibilità. Dotato di una particolare attitudine a socializzare e condividere la sua passione Italo Di Fabio infatti ha contribuito a sviluppare un’ampia diffusione dell’arte fotografica, coinvolgendo diverse generazioni che venivano a trovarlo nel suo luogo di lavoro: il distributore di benzina di Via Tripoli 143, ora smantellato.
Appassionato fotografo Italo Di Fabio rappresenta una vera gloria della fotografia amatoriale italiana, con un curriculum che l’ha visto protagonista delle più importanti manifestazioni settoriali di tutto il mondo. Di lui hanno scritto giornali e riviste internazionali, molte sue immagini fanno parte di annuari e antologie fotografiche. È stato insignito di importanti onorificenze quali Artist FIAP ed Excellence FIAP per il successo nelle manifestazioni internazionali ed è stato il primo italiano a ottenere la 5 Star C.S.D dalla Photographic Association of America (P.S.A.). Applicando metodi inizialmente empirici, successivamente affinati con la razionalità e l’esperienza maturate, ottenne fin dai primi anni dei risultati che oltre a fargli conseguire innumerevoli riconoscimenti destarono la curiosità dei più nonché di una grande casa produttrice di pellicole come la Kodak, poiché anticipava largamente risultati cromatici e compositivi ottenibili solo con gli strumenti digitali attuali. La sua capacità di osservazione, la cura compositiva dell’immagine, la curiosità, la freschezza delle idee originali, tuttora intatte, sono caratteristiche innate che prescindono da qualsiasi strumento tecnologico e ne esaltano la personalità. Caratteristiche che, nella mostra in corso all’Ala Nuova del Museo della Città “time to resume” la comunità riminisecondotre che ne ha curato l’allestimento, ha definito “personalità fotosensibile”.