Marzio Pecci
L’intervento
di Marzio Pecci, Lega
Rimini non avrà per la stagione 2021 un nuovo sindaco perché le elezioni amministrative saranno rinviate dal Governo al prossimo autunno.
Occorre pertanto che la minoranza continui l’impegnativo lavoro di “critica costruttiva” suggerendo, alla Giunta, idee e progetti.
La Lega è interprete della politica seria, come è stato dimostrato in questi cinque anni di consiglio comunale come è avvenuto ad es.: col “NO” alle microaree per i nomadi (sicurezza) col “NO” al Parco del Mare (ambiente), oppure invocando progetti di riconversione alberghiera e/o di ristrutturazione degli impianti balneari, oppure maggiore attenzione per le aziende del territorio perché Rimini non è solo turismo (crescita).
Per questo nella situazione di crisi Covid19 la Lega non può permettere che la conflittualità interna al Partito Democratico, sulla scelta del candidato a sindaco, ritardi l’attività amministrativa per una corretta programmazione della prossima stagione estiva.
Premesso che la Giunta è già in ritardo e che l’economia turistica è sempre una componente rilevante dell’economia locale abbiamo il dovere di sollecitare l’attuale Giunta, in particolare il sindaco, che ha la delega al turismo, ad adottare tutti i protocolli per “Rimini Covid free” e mettere in campo tutte le iniziative volte a conquistare la più alta fetta del mercato turistico nazionale.
Per il prossimo futuro la Lega cittadina sarà impegnata nel coinvolgimento del Ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, per il rilancio del turismo dell’Adriatico e per mettere in atto ogni iniziativa volta ad acquisire le risorse per l’adeguamento e la ristrutturazione dei nostri alberghi agli standard qualitativi richiesti dal mercato turistico moderno in buona sostanza per dare una risposta a chi è alla ricerca di strutture “brandizzate”.
Intanto, per la prossima stagione estiva, ripetiamo, occorre attivare tutte le attività di promozione rivolte al turismo nazionale ed immaginare nuovi protocolli sanitari per lo svolgimento delle attività turistiche in sicurezza.
La movida, la ristorazione, le discoteche e tutte le attività esercitate “a numero chiuso” potrebbe essere la soluzione che, in ogni caso, dovrà essere concordata ed approvata dalle associazioni di categoria.
I protocolli sanitari che, più o meno, sono in vigore dall’estate scorsa, in Romagna, hanno funzionato, per cui possiamo partire già da ciò che ha funzionato ripetendoli.
Pertanto sollecitiamo il Sindaco a promuovere Rimini “Covid free” ed a pensare all’organizzazione ed alla promozione dell’intrattenimento all’aperto con il numero chiuso.
Offriamo al Sindaco il nostro impegno per fare in modo che il Ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, contribuisca a far ripartire il turismo riminese e diventi l’autore di quel cambiamento turistico che Rimini attende ormai da quarantanni.