Vincenzo Cecchini mostra in Francia a Saint-Dié-des-Vosges da 25 anni gemellata con Cattolica.
La “pittura analitica” dell’artista cattolichino conquista l’attenzione del Comune gemellato di Saint-Dié-des-Vosges.
Una attenzione per le opere di Cecchini nata in occasione della recente visita della delegazione francese per l’edizione numero cinquanta della “Festa dei Fiori”.
“Scorcio bizantino” ed il dittico “Affinità elettive” sono le tele spedite nei giorni scorsi da Palazzo Mancini, cui si uniscono alcune riproduzioni in alta qualità dei quadri della serie “La polvere del colore” (tre opere) e “Aurea mediocritas”.
La mostra “Ecrans de Lumière” (Schermi di Luce) si inaugura oggi, mercoledì 13 luglio alle 18,30, e sarà aperta al pubblico, con ingresso libero, sino domenica 18 settembre presso la Cattedrale (salle de la bibliothèque du chapitre) ed il chiostro. L’esposizione delle opere di Vincenzo Cecchini vuole essere anche occasione per celebrare la ricorrenza del 25° anniversario del gemellaggio tra Saint-Dié-des-Vosges e Cattolica.
“Un grande orgoglio – spiega la Sindaca Franca Foronchi – vedere l’entusiasmo con cui gli amici di Saint-Dié-des-Vosges hanno pensato ed organizzato questo appuntamento che celebra l’arte del nostro concittadino, Vincenzo Cecchini, ed al tempo stesso ricorda e rafforza i legami tra le nostre città avviati ben 25 anni fa. È davvero molto importante dimostrare che questi scambi culturali continuano ad proporsi valicando i confini nazionali, ciò costituisce una ricchezza inestimabile. Nei prossimi mesi, con immenso piacere, torneremo in visita nella loro città per continuare a coltivare i rapporti istituzionali tra le nostre comunità”.
Biografia
Vincenzo Cecchini nasce nel 1934 a Cattolica (RN) dove tutt’ora vive e lavora.
Esordisce nel 1955 al Premio Macerata proponendo una superficie bianca sulla quale traccia un segno orizzontale e uno verticale. Prosegue la sua esperienza attraverso gli artisti della Galleria Numero di Firenze dove stringe una lunga amicizia con Paolo Scheggi, si trasferisce per un certo periodo a Milano preferendo spostarsi successivamente a Roma con tutta la famiglia. Qui incontra artisti come Cotani, Morales, Tolve, Verna, Puglielli Novelli e altri con i quali partecipa a varie esposizioni collettive e personali presentate da scrittori d’arte come, in ordine di tempo, Franco Russoli, Cesare Vivaldi, Emilio Puuglielli, Giorgio Cortenova, Enricom Crispolti, Fulvio Abate, Elisabetta Longari, Lothar Romain, Claudio Cerritelli, Patrizia Mascarucci, Angela Madesani, Diego Collovini, Fedrico Sardella, Marco Meneguzzo, Massimo Donà. Negli anni 80 si trasferisce dal liceo artistico di Latina all’Istituto d’Arte di Ravenna, successivamente all’Istituto d’Arte di Pesaro, terminando l’attività didattica all’Istituto d’Arte di Riccione. In questi anni continua dipingere partecipando a varie mostre e sviluppando le tematiche degli anni sessanta e settanta che vengono reinterpretate in rapporto ad una nuova sensibilità, e ancora una volta pittura e fotografia trovano una relazione dialettica nelle ultime opere rispettivamente della serie “Polvere del colore” e “Fototracce”.