Di Filippo Sacchetti, segretario del Pd della provincia di Rimini
“Apprendo dalla stampa che a Coriano la semplice presentazione di un libro sulla storia del Partito comunista è diventata un caso: la Sindaca Spinelli e i dirigenti del Comune hanno comunicato all’editore l’indisponibilità di tutte le sale pubbliche per l’incontro con la cittadinanza. Un’esperienza che tanti corianesi hanno vissuto sulla propria pelle nel dialogo con l’amministrazione: tempi infiniti per le risposte – quando andava bene, divieti e prese di posizione faziose ed antidemocratiche – quando andava male. Per questo non si può tacere.
I regolamenti comunali, quelli di tutti i Comuni, prevedono la concessione degli spazi dell’amministrazione ai cittadini, per ritrovarsi, fare cultura o aggregazione, perché il Comune deve essere la casa di tutti, a servizio della comunità. C’è solo un limite alla concessione di questi spazi, un limite su cui si fonda l’Italia come democrazia: non si concedono ai gruppi neofascisti.
Ecco, davanti alla vicenda attuale, purtroppo non mi stupisco nel vedere che a Coriano è tutto capovolto: la Spinelli non da’ sale e spazi pubblici ai cittadini, per evitare di parlare di un Partito che non esiste più e della memoria storica di una terra che invece dovrebbe conoscere in prima persona,
incarnando uno spirito di censura riconducibile quasi ai momenti più bui della storia. Passata e recente purtroppo. Quella libertà di pensiero e di espressione per le quali sono state condotte lotte sociali profonde, anche dalle nostre parti e per le quali non pensavamo più di doverci trovare di fronte.
E invece il senso di stupore e sopraffazione ci lascia impietriti davanti a tale determinazione incontestata che rischia di fare di questo comune un luogo meno libero e trasparente di quanto meriterebbe.
Il Comune di Coriano negli annunci della Spinelli doveva essere un’amministrazione trasparente e di tutti: in questi dieci anni è diventato un bunker ed è stato utilizzato come cosa di proprietà, spesso per ostacolare chi non la pensava allo stesso modo. Spero che nelle prossime settimane sia almeno garantito il diritto ad avere a disposizione spazi per la campagna elettorale in modo equo e democratico, perché è questo che i corianesi meritano: un confronto vero ed amministratori che si impegnano per la comunità, non per se stessi”.