Mauro Zanni se n’è andato oggi dopo una lunga malattia. Lascia la moglie Anna e tre figli (Diosmedy, Ivan e Sebastian). Aveva 63; era insegnante di inglese appena andato in pensione. E’ stato una persona che ha lasciato un grande solco in coloro i quali lo hanno incontrato: allievi, amici, misanesi e non. Cresciuto con la cultura della parrocchia, intellettualmente onesto, nelle discussioni preferiva astenersi non per mancanza di coraggio, anzi, ma perché non ne valeva la pena. Aveva fatto anche politica, ma il suo impegno era durato davvero poco. L’ambiente, come dargli torto, era lontano dalla sua idea di civiltà. Possedeva un’ironia raffinata, prima con se stesso e poi con gli altri. In rianimazione, alla moglie Anna, risponde con una battuta affettuosa ed irriverente. Impossibilitato a parlare, le fa un gesto iconico della mimica italiana, avvolto in un sorriso difficile da narrare.
Dice Mauro Calbi, cattolichino, uno degli allievi alla San Pellegrino: “Grande ricordo del giovane professore; non aveva che 10 anni più della nostra classe. La sua figura, i suoi racconti, mi suggerivano Robin Williams nel film ‘L’attimo fuggente’. Come dimenticare le sue chitarrate; ci raccontava l’impegno nel sociale in parrocchia. Tutte cose che ci sono rimaste appiccicate addosso, più dei tatuaggi… Noi, tutti, gli volevamo un gran bene”. Che la terra, caro Mauro, ti sia lieve.
I funerali si tengono venerdì 22 luglio, ore 10, nella chiesa di Misano Mare.