“Chiamo uomo chi è padrone della sua lingua”. La parola : il bene più prezioso, la qualità più nobile, il sigillo più intimo.
Emozionante l’intervento di Ivano Dionigi sul potere della parola nel giardino della biblioteca, sempre di fronte ad una grande platea. E c’è stato anche un pensiero per le biblioteche, luoghi preziosi, di incontro tra il già e il non ancora. E’ stato un viaggio alla scoperta del peso e dell’importanza della parola e degli effetti del suo uso, forse troppo superficiale, nella società attuale. Il suo ultimo saggio, già a partire dal titolo, benedetta parola, pone il lettore davanti ad una verità contemporaneamente confortante e minacciosa: la parola è uno strumento potente; può essere bene detta e allo stesso tempo male detta; è il mezzo con cui i popoli stipulano la pace ma anche lo stesso con cui si dichiarano guerra tra loro. Proprio per questo, Dionigi sottolinea che è una necessità, anzi, quasi un dovere, conoscere il significato profondo di ciò che si dice e soprattutto, di ciò che si legge e si ascolta. L’appuntamento ha chiuso la fortunata kermesse filosofica Pathos che ha portato a Misano oltre 3000 persone caratterizzandosi sempre di più come prodotto turistico di qualità, con grande soddisfazione degli organizzatori e del curatore Gustavo Cecchini.
La speculazione filosofica riprenderà a Misano il prossimo autunno