Nessun uomo è un’ isola: la metafora di John Donne contro egoismo e indifferenza. Appuntamento venerdi 22 aprile, ore 21, all’Astra, con Nuccio Ordine. Ciò che sta accadendo in Europa e nel mondo è sotto gli occhi di tutti: si costruiscono muri, si innalzano barriere, si intrecciano centinaia di chilometri di filo spinato con lo spietato obiettivo di sbarrare la strada a un’umanità povera e sofferente che, rischiando la vita, cerca di sfuggire alle guerre, alla fame, ai tormenti delle dittature e del fanatismo religioso. In questo brutale contesto, la bellissima riflessione di John Donne – raccolta in Devozioni per occasioni di emergenza (1624) – ci ricorda valori che sembrano ormai dimenticati: “Nessun uomo è un’isola, intero in se stesso; ciascuno è un pezzo del continente, una parte dell’oceano. Se una zolla di terra viene portata via dal mare, l’Europa ne è diminuita, così come lo sarebbe un promontorio, così come lo sarebbe il castello di un tuo amico […]; la morte di qualsiasi uomo mi diminuisce, perché sono preso nell’umanità, e perciò non mandar mai a chiedere per chi suona la campana; essa suona per te”. Il poeta inglese considera la sua lunga malattia e la sua esperienza del dolore come una straordinaria occasione per interrogarsi sul mistero della morte e sul posto dei singoli individui nell’umanità. Nuccio Ordine analizzerà la meditazione di Donne e ripercorrerà la fortuna della sua metafora insulare.
Nuccio Ordine (Diamante,1958) è professore ordinario di Letteratura italiana nell’Università della Calabria e Presidente del Centro Internazionale di Studi Telesiani, Bruniani e Campanelliani. Le sue opere sono tradotte in 24 lingue (33 paesi), tra cui cinese, giapponese e russo. Autore del best seller internazionale : L’utilità dell’inutile (2013), presso La nave di Teseo ha pubblicato : Classici per la vita (2016), La cabala dell’asino. Asinità e conoscenza in Giordano Bruno (2017) e Gli uomini non sono isole. I classici ci aiutano a vivere (2018). Fellow dell’Harvard University Center for Italian Renaissance Studies e della Alexander von Humboldt Stiftung, è stato invitato in qualità di Visiting Professor in diversi istituti di ricerca e università negli Stati Uniti (Yale, NYU), in America Latina (Universidad deSan Buenaventura di Bogotà e Università Iberoamericanadi Città del Messico) e in Europa (EHESS, ENS, Paris-IV Sorbonne, CESR di Tours, IEA Paris, Warburg Institute, Max Planck di Berlino). È Membro d’Onore dell’Istituto di Filosofia dell’Accademia Russa delle Scienze (2010) e membro dell’Académie Royale de Belgique (2020) e del Consiglio scientifico della Treccani. In America Latina e in Europa ha ricevuto 6 dottorati honoris causa. È stato insignito in Francia delle Palme Accademiche (Chevalier 2009 e Commandeur 2014) e il Presidente della Repubblica gli ha concesso la Légion d’honneur (2012).Il Presidente della Repubblica lo ha nominato Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana m(2018). In Francia dirige, con Yves Hersant, tre collane di classici (Les Belles Lettres) e in Italia la collana“Classici della letteratura europea”. Collabora al “Corriere della Sera” e a “El País”.
Cinema-teatro Astra ore 21.00. Ingresso gratuito senza prenotazione secondo le norme vigenti