Riccione coraggiosa: “La sceneggiata che la minoranza sta facendo sulla Commissione Pari Opportunità è indegna!”
I riccionesi hanno scelto chiaramente la loro Sindaca il 12 giugno, votando le liste che la appoggiavano e
portandola alla vittoria al primo turno.
La vittoria di Daniela Angelini è dovuta anche all’immobilismo dell’era Tosi, immobilismo di cui i riccionesi si
erano accorti da tempo, ora Daniela e la sua coalizione vogliono giustamente governare, e farlo in tutti i
contesti, liberando quel dinamismo che i riccionesi hanno potuto apprezzare in campagna elettorale e che
ora serve a governare Riccione.
Per fare questo la nuova giunta ha quello che è indispensabile: l’investitura popolare e il peso elettorale che
ne consegue.
Non vogliamo entrare nel merito delle procedure, che poco interessano i riccionesi, ma evidenziare che
tutta la minoranza si oppone al fatto che la maggioranza abbia più peso nella Commissione Pari
Opportunità e che riesca finalmente a farla funzionare.
Nel comunicato della minoranza si legge che si sentono “discriminati”, ma va spiegato a Renata Tosi e ai
suoi che la Commissione Pari opportunità non serve a tutelare la minoranza consiliare, ma a tutelare i diritti
delle donne e di tutte le minoranze presenti in città, proprio qui sta forse il cortocircuito che ha portato al
fallimento di quella commissione nell’era Tosi, non si ricorda infatti una, che si dica una, iniziativa degna di
nota in otto anni!
Non è presente ad esempio una panchina rossa per sensibilizzare contro la piaga della violenza contro le
donne, che sfocia troppe volte nei femminicidi che riempiono le cronache giornalmente, la sensibilizzazione
sul tema negli ultimi anni è giustamente aumentata, mentre invece dalla minoranza si dice che erano 30
anni che il regolamento non veniva modificato e che deve restare così com’è….
E’ un’analisi che non tiene conto delle conquiste e dello spazio che, giustamente, certi problemi hanno nella
sensibilità dell’opinione pubblica, ma che è pericolosamente in linea con le politiche della destra che le
cavalca da anni, mettendo in discussione le pari opportunità per tutti con una deriva dal sapore
medioevale.
Riccione Coraggiosa non permetterà tutto questo, non permetterà che i nipotini di Orban blocchino la
rinascita di Riccione, rinascita che si baserà su una parola chiave: Rispetto!