Daniela Angelini: “Le porte di Riccione al centro”
“Le porte alla città di Riccione, zona nord e zona sud, sono state finora tra le zone più trascurate. Tanti progetti presentati ma nessuno realizzato. È giunto il momento di valorizzare e curare le zone di ingresso alla nostra città. La mia idea di una Riccione nuova può e deve ripartire dal dialogo con i comuni confinanti. Dobbiamo trovare insieme ai privati e alle amministrazioni le soluzioni per fare in modo che chi arriva da Nord o da Sud possa trovare non degrado, ma decoro e riqualificazione. Al momento chi arriva ha la percezione di una città trascurata. Non sarà più così ”.
Continua a ripeterlo da giorni, in tutti gli incontri con gli operatori del turismo e i cittadini, Daniela Angelini candidata sindaco per Riccione (sostenuta da Pd, M5S, Coraggiosa, Riccione 2030, Uniamo Riccione e Riccione nel cuore) insistendo sul fatto che il tema della qualità urbana, la cura, la progettazione e la rigenerazione sono legati in modo inscindibile all’innovazione del prodotto turistico.
“Le porte d’ingresso ad una città turistica devono essere messe al primo posto quando si parla di riqualificazione – ha detto – Non è più possibile considerare, come invece avvenuto in passato, i due principali accessi alla città come zone di serie B. Non è periferia. In una città turistica la cura e la bellezza devono valere per tutta la città a cominciare dai suoi accessi”.
Entrambi gli ingressi della città saranno, per Daniela Angelini, oggetto di riqualificazione ambientale delle due aree (nord e sud) in un piano strategico che verrà condiviso con la città.
“Riccione deve tornare ad attrarre investimenti privati e l’amministrazione deve lavorare alle opportunità di finanziamento offerte dal PNRR. – ha aggiunto Daniela Angelini – Riconvertendo, dove ce ne sia la necessità, gli edifici esistenti senza consumo di altro territorio, ma soprattutto restituendo valore al territorio con progetti migliorativi dal punto di vista urbanistico e in collegamento con i comuni obiettivi di riqualificazione dei comuni limitrofi. Si deve intervenire con il fine di una vocazione unica”.
Dagli incontri di Daniela Angelini con i cittadini emerge una Riccione piena di carenze nella cura del territorio e sono tanti gli operatori che lamentano la mancanza di una vera rigenerazione urbana.
“Continua ad essere per me fondamentale l’ascolto dei cittadini, degli operatori e delle categorie economiche che sto incontrando. Sono quattro gli step che secondo me sono determinanti per una buona amministrazione: la proposta politica, il parere dei cittadini, la progettazione e la sinergia tra pubblico e privato. Per esempio, ritengo che sul tema del recupero delle ex colonie marine, da molti decenni abbandonate all’incuria ed al degrado, si debba ragionare in accordo con il Comune di Rimini a nord e con Misano a sud, in un’ottica collettiva di rivalorizzazione di beni comuni. Si tratta di favorire l’aggregazione di capitali finanziari privati quali motori necessari per gli investimenti. Resta chiaro poi che le opere di riqualificazione edilizia potranno comprendere anche la valorizzazione degli spazi naturali nelle parti non urbanizzate delle aree a nord e sud della città”.
“Inoltre – ha sottolineato la candidata, che martedì 3 maggio in occasione della conferenza stampa di presentazione del programma di coalizione esporrà il suo piano sulla sicurezza – il decoro e la riqualificazione degli spazi devono andare di pari passo con la sicurezza. Ripristinare il decoro è una delle doverose risposte agli episodi di inciviltà e microcriminalità. Se ci riappropriamo degli spazi prendendocene cura, possiamo tornare a vivere in un contesto sicuro”.