Tempio Malatestiano, nuova illuminazione; il nuovo impianto è stato inaugurato giovedì 2 giugno, ore 21
“io sono la luce”. Cristo luce, nella bibbia, nell’arte e nella liturgia
A ridosso della Pasqua 2022, sono terminati i lavori relativi al nuovo impianto d’illuminazione della Basilica Cattedrale di Rimini.
Il precedente impianto, realizzato oltre 40 anni fa, per impostazione, appariva ormai del tutto obsoleto (soprattutto in termini di consumi) e di difficile e dispendiosa manutenzione. In ogni caso, non più in linea in relazione alla qualità e alle funzioni oggi richieste, tanto che nei riminesi, nei fedeli della Diocesi e nei turisti costringeva ad un esercizio della vista e dell’udito basati più sull’intuire che sul sentire e/o vedere.
Un importante intervento sia in termini economici sia in termini temporali, ha portato alla realizzazione del nuovo impianto e l’effetto visivo lascia stupefatti.
Addirittura sono illuminati e ben visibili anche in una giornata nuvolosa e/o di sera i bassorilievi ai piedi delle colonne e i particolari dei dipinti posti sotto le alte volte.
La bellezza dell’interno è ritornata a risplendere e anche l’effetto uditivo è sorprendente.
“Non occorre più tendere il collo e l’orecchio, ma le parole e i suoni arrivano nitidi ai presenti, lasciandosi cogliere nella profondità dei concetti e delle emozioni” commenta l’Economo diocesano don Danilo Manduchi.
L’articolazione del nuovo impianto luci è stata studiata in modo particolarmente accurato da un’équipe di esperti che ha posto al centro dell’intera operazione innanzitutto due istanze fondamentali.
Da una parte, la volontà di rimarcare l’identità “liturgica” della Cattedrale, ovvero l’essere luogo di culto e chiesa del Vescovo, oltre che fulcro della vita spirituale della città; dall’altra, la necessità di valorizzare lo straordinario deposito teologico-culturale rappresentato dal mirabile patrimonio artistico delle cappelle interne, espressione di quel primo Umanesimo cristiano che è proprio la cifra internazionale di questo straordinario monumento.
L’illuminazione studiata, diffusa e tenue, valorizza le opere all’interno del loro spazio architettonico, cercando un dialogo con la più eclatante presenza artistica costituita dal Crocifisso centrale di Giotto: una sorta di spazio “pinacoteca” finale per il visitatore interessato particolarmente alla “contemplazione” dei capolavori custoditi all’interno della Cattedrale.
La Diocesi di Rimini ha voluto inaugurare il nuovo impianto di illuminazione, il 2 giugno, alle ore 21, con un incontro all’interno della Basilica Cattedrale, all’insegna della citazione giovannea « Io sono la luce ».
La serata è suddivisa in due momenti. Una prima parte, condotta da don Giuseppe Tognacci, Rettore della Cattedrale, sul tema Cristo-Luce nella tradizione biblica, in cui, a partire da alcuni passi biblici significativi, verrà presentata una lettura contestuale della figura di Cristo, quale «Luce da Luce», tra Antico e Nuovo Testamento.
La seconda parte, condotta dall’architetto Johnny Farabegoli, referente dell’Ufficio beni culturali della Diocesi di Rimini, verte sul tema Architettura, luce e liturgia, in cui verranno “illustrate” le scelte “progettuali” di fondo del nuovo impianto di illuminazione, con particolare riferimento allo spazio simbolico-liturgico della Cattedrale e al suo patrimonio storico artistico:
Alla serata sarà presente anche il Vescovo di Rimini Francesco Lambiasi. Il duo Aldo Maria Zangheri (viola) e Monica Micheli (arpa) proporrà alcuni brevi brani musicali.