IL NOME MISTERIOSO
Al solo ricordo,
di tutto questo,
una lacrima pungente
scende dal mio volto…
Piccola fata,
non so nemmeno il tuo nome…
Perché quando te l’ho chiesto
sei scappata dalle mie braccia
spargendo la tua sigaretta
nel prato colmo di margherite,
trasformando con le sue lievi fiamme
i petali bianchi color latte
in color grigio cenere?
E ora sono qui,
pervasa da un fiducioso ottimismo:
il tuo nome misterioso
rappresenterà tutto l’enigma
che mi ha colpito con una pistola
come fanno i cacciatori con le loro prede?
Per una notte sono stata io la tua preda.
Chissà,
può essere
che prima o poi
mi raggiungerai in un altro miraggio
per sussurrarmi dolcemente
il tuo pseudonimo…
Oppure con uno sparo me lo rivelerai?