Anpi Rimini: “No al Giulio Cesare di Mussolini in piazza Tre Martiri”.
“Torna a gran voce nel dibattito pubblico cittadino la questione della collocazione della statua di Giulio Cesare in piazza Tre Martiri, dove oggi è presente una copia.
Il dibattito si riaccende dopo il trasferimento della statua in relazione al suo restauro.
Nel 2021 l’allora assessore alla Cultura Giampiero Piscaglia e l’Amministrazione comunale decisero di collocare la statua all’interno del Lapidario nella zona del Museo dedicata ai reperti dell’epoca romana. La collocazione al Lapidario la rende fruibile in modo gratuito a tutti coloro che intendono ammirarla visto che si troverà nella zona del museo accessibile prima dell’entrata a pagamento. Per chi è interessato ad ammirare l’opera, potrà essere l’occasione anche per entrare nel Museo della Città e scoprire i tesori ivi custoditi.
Il 10 giugno 2021 come sezione riminese dell’ANPI abbiamo presentato il libro PASSI E RIPASSI sui luoghi della memoria della Resistenza di Rimini. Lo abbiamo fatto nella splendida cornice del Lapidario proprio dove sosteniamo vada collocata la statua raffigurante Giulio Cesare. La collocazione all’interno del Lapidario della statua non è affatto un esilio, del resto il valore del Museo della Città non è in discussione.
La statua fu donata alla città di Rimini da Benito Mussolini e per tali ragioni incarna anche un valore storico e politico legato a colui che la donò. Per questo la nostra opposizione è forte e decisa rispetto alla sua collocazione in Piazza Tre Martiri.
Pochi giorni dopo la Liberazione di Rimini, il 9 ottobre del 1944, la Giunta Comunale cambiò il nome della piazza, fino ad allora chiamata Giulio Cesare, in piazza Tre Martiri per rendere onore ai tre giovani Partigiani Luigi Nicolò, Adelio Pagliarani e Mario Capelli che lì il 16 agosto erano stati impiccati.
Piazza Tre Martiri è la piazza Antifascista. Piazza Tre Martiri è la piazza dei Tre giovani Partigiani. E’ in quella piazza che sorge il Monumento ai Caduti per la Libertà. E’ in quella piazza che ogni anno ANPI, Amministrazione Comunale, personalità politiche ed Istituzionali, cittadine e cittadini celebrano e ricordano il sacrificio dei Tre Martiri e di tutti i caduti nella lotta di Liberazione.
Vale la pena a tal proposito ricordare che nel 2024, tra gli altri importanti anniversari, cadrà l’80° del sacrificio dei Tre Martiri; tale anniversario non può in alcun modo coincidere con il ritorno in piazza del dono mussoliniano alla Città di Rimini. Ostinarsi a voler ricollocare in quella Piazza la statua di Giulio Cesare rappresenta un’offesa alla memoria del sacrificio dei Tre Martiri e di tutti coloro che hanno combattuto per la Democrazia e la Libertà. La Sezione ANPI di Rimini, da tempo impegnata in percorsi di sensibilizzazione e valorizzazione della memoria storica antifascista cittadina, si opporrà a tale eventualità. Se si deve mettere mano all’organizzazione di Piazza Tre Martiri, piuttosto, si valorizzi maggiormente il luogo del patibolo ove furono impiccati i Tre Martiri”.
Comitato di Sezione ANPI Rimini