XXXIII convegno diocesano dei catechisti.
Un “esercito” sempre nutrito di volontari a servizio della Chiesa e dell’uomo
Domenica 29 gennaio in Sala Manzoni per la prima volta alla presenza del Vescovo Nicolò
Fare catechismo non equivale a trasmettere nozioni. Tutt’altro. Fare catechismo è tentare di vivere insieme la fede, educatori, bambini, ragazzi e famiglie. In questo percorso la preghiera si rivela importantissima. Ed è fondamentale muovere i passi giusti per non finire fuori strada.
La preghiera non è solo richiesta, per cui tutto ciò che chiediamo ha il diritto di essere esaudito. Forse abbiamo una idea distorta della preghiera e una idea non esatta di Dio?
Sono alcune delle sollecitazioni e degli interrogativi a cui cercherà di rispondere, o quantomeno regalare utili suggestioni, il XXXIII Convegno Diocesano dei catechisti, delle catechiste, degli educatori e delle educatrici dal titolo “Dal ‘dio di ciò che voglio io’ al Dio di Gesù Cristo”.
In programma domenica 29 gennaio 2023 in Sala Manzoni (via IV Novembre 37, Rimini) dalle ore 15, il convegno sarà l’occasione per il Vescovo di Rimini mons. Nicolò Anselmi di incontrare – per la prima volta – tutti i catechisti e gli educatori della Diocesi e di rivolgere a loro la sua parola sul tema proposto.
I catechisti nella Diocesi di Rimini sono circa 2.500, di cui tre quarti sono donne con un’età compresa tra i 30 ed i 50 anni.
Tra gli educatori, però, sono molti i ragazzi più giovani, anche maschi, impegnati in un prezioso servizio.
Il convegno si svolge in tre momenti.
Nella prima parte è previsto l’intervento della biblista suor Elena Bosetti, dal titolo “Passi di preghiera per bambini e ragazzi”.
Poi sarà la volta di tre testimonianze di esperienza di preghiera.
Suor Stefania di Montetauro racconterà la preghiera di ringraziamento.
Maria Bilancioni racconterà la preghiera di affidamento.
Il Vescovo Nicolò interverrà invece sulla preghiera di discernimento e aiuterà l’assemblea nella riflessione.
Coordina don Daniele Giunchi, direttore dell’Ufficio Catechistico Diocesano.
“La preghiera è relazione con Dio, a 360 gradi. – dice don Daniele Giunchi, direttore dell’Ufficio Catechistico diocesano – Possiamo dunque domandare al Dio di Gesù Cristo, ed è umanissimo chiedere come nell’Orto degli Ulivi: «allontana da me questa calice». Ma è divino fare la volontà del Padre, perché la sua volontà è cosa buona per tutti noi”.