Il cinquantanovenne cattolichino Piergiorgio Morosini è il nuovo presidente del tribunale di Palermo. Votato all’unanimità dal Consiglio superiore della magistratura (Csm). Ottimo tennista, persona straordinaria, dopo aver superato l’esame per entrare in magistratura Morosini scelse come sede del suo lavoro Palermo nel 1993. Non l’ha abbandonata che per un breve periodo, quando per tre anni fece parte del Consiglio superiore della magistratura. Professione come disciplina morale, prima ancora dei Codici, legatissimo a Cattolica, dove spesso ha tenuto delle conferenze. Nella metà degli anni Novanta portò nella sua città il prestigioso magistrato Giancarlo Caselli, del quale era diventato amico e ci giocava a tennis.
Ecco che cosa si legge nel profilo del Csm: “Ha svolto le funzioni di giudice del dibattimento penale e di giudice delle indagini preliminari presso il tribunale di Palermo dal 1994 al 2014. Titolare di numerosi processi a Cosa Nostra, è stato estensore di sentenze relative ai capi storici della mafia. Si è occupato di infiltrazioni mafiose nella sanità, negli appalti di opere pubbliche, nella politica e nella giustizia.
Dal 2002 al 2005 ha fatto parte del Comitato scientifico del Consiglio Superiore della Magistratura, coordinando l’attività di formazione dei magistrati italiani.
Ha fatto parte della Commissione ministeriale per la riforma del codice penale dal 2006 al 2008.
Dal 2010 al 2012 è stato Segretario nazionale di Magistratura democratica
E’ autore di articoli e commenti in materia di giustizia penale e ordinamento giudiziario per le riviste “Questione giustizia”, “Diritto penale e processo”, “Foro italiano”. E’ autore per i tipi Rubbettino dei volumi Il Gotha di Cosa Nostra (2009) e Attentato alla giustizia (2011)
Nel 2014 è stato eletto componente del Consiglio Superiore della Magistratura.
Come componente del Consiglio, è stato presidente della VI commissione (Commissione per l’ordinamento giudiziario e per i problemi posti all’amministrazione della giustizia in materia di corruzione e contrasto alle organizzazioni mafiose e terroristiche). Attualmente è componente della II Commissione (Regolamento interno), della III Commissione (Accesso in magistratura e mobilità) della IV Commissione (Valutazioni di professionalità)”.