Quinto Sirotti: “Il partigiano medico che curava tutti”.
Si è formato in queste settimane il Comitato per valorizzarne la memoria.
Del Comitato fanno parte, oltre a familiari, amministratori ed esponenti politici, medici, giovani, rappresentanti dell’ANPI e degli istituti Storici della Resistenza di Rimini e di Ravenna.
Il Comitato ha avanzato alla Commisione Toponomastica del Comune di Rimini la richiesta di intitolare a Quinto Sirotti, per ricordarlo, un luogo pubblico nella zona di Viserba.
Il Comitato è costituito da: Alessandro Agnoletti, Julko Albini, Marco Albonetti, Massimo Arlotti, Carlo Boldrini, Lorenzo Cagnoni, Edoardo Carminucci, Guido Ceroni, Stefano Cevoli, Lanfranco De Camillis, Renè Di Martino, Elio Fabbri, Giorgio Giovagnoli, Gaia Giulianelli, Andrea Gnassi, Gilberto Grazia, Giorgio Mangianti, Luigi Martini, Alice Parma, Oddo Silvano Mercanti, Walter Moretti, Mattia Morolli, Maria Cristina Muccioli, Iris Muratori, Emma Petitti, Nando Piccari, Dario Sirotti, Lavinia Sirotti, Valeria Sirotti, Lorenzo Valenti, Paolo Zaghini
QUINTO SIROTTI (1921-1985)
Quinto Sirotti è stata una figura di primo piano della Resistenza romagnola, un pubblico amministratore riminese per molti anni e un amato e stimato medico nella sua Viserba e nel Riminese.
Sirotti era nato a Ravenna il 26 febbraio 1921. Ed è morto a Rimini il 26 maggio 1985, a 64 anni.
Era sposato con Maria Teresa Scardovi (1931- ), con la quale ha avuto tre figli: Claudio nato nel 1955, Marina nata nel 1956 (e morta nel dicembre 2022), Roberto nato nel 1968.
E’ stato medico condotto per oltre trent’anni a Viserba.
Nel 1941 fu arruolato nell’esercito. Dopo l’8 settembre 1943 rifiutò di servire i tedeschi, e in bicicletta da Ravenna si recò a Lesina, sul Gargano, dove contribuì alla nascita dell’ORI (Organizzazione per la Resistenza Italiana), prima organizzazione volontaria di combattimento a fianco degli alleati. L’ORI ebbe compiti di sabotaggio, di informazione e di collegamento dietro le linee tedesche. In quei mesi Sirotti partecipò a diverse operazioni, in collegamento con l’OSS americano.
Nel novembre 1943 si aggregò alla 28.a Brigata Garibaldi, comandata da Arrigo Boldrini (“Bulow”) e divenne comandante di battaglione. Sino alla fine della guerra nell’aprile 1945 fu un partigiano combattente.
Sirotti fu insignito della Croce al Merito di guerra, con il riconoscimento della qualifica di “partigiano combattente”.
Finita la guerra riprese gli studi interrotti nel 1941. Nel 1950 si laureò in medicina all’Università di Bologna.
Lo stesso anno conobbe, ad una festa del PCI, la futura moglie Maria Teresa, giovane maestra di Lugo, figlia di un capostazione. Si sposarono il 12 settembre 1953.
Sirotti arrivò a Rimini nel 1952 con un incarico di medico presso la casa di cura Villa Salus. Con il matrimonio si trasferì definitivamente a Rimini, prendendo casa nella frazione di Viserba.
Oltre all’attività di medico di famiglia, con la specializzazione in pediatria conseguita nel 1971, Quinto ottenne l’incarico di direttore sanitario dell’Istituto per bambini handicappati “Luce sul Mare” di Igea Marina. Quando nel 1980 la proprietà mise in liquidazione la società, Sirotti organizzò i dipendenti ed il 25 luglio 1980 venne costituita la Cooperativa Luce sul Mare. Sirotti ricoprì il ruolo di direttore sanitario e assunse quella di Presidente. Nel 1993, dopo alcuni anni dalla sua morte, gli venne intitolato il reparto di riabilitazione.
Iscritto al PCI ravennate sin dai tempi della Resistenza, continuò a militare in questo partito anche dopo il suo trasferimento a Rimini nel 1952.
Per quasi vent’anni fu presente, nelle liste del PCI, in Consiglio Comunale a Rimini. Alle elezioni del 27 maggio 1956 fu eletto in Consiglio Comunale. Fu confermato nella ripetizione delle elezioni l’anno successivo il 31 marzo 1957. In lista anche nelle elezioni comunali del 23 aprile 1961, subentrò ad un consigliere dimissionario il 14 maggio 1963, per rinunciare subito dopo.
Nuovamente eletto in Consiglio Comunale alle elezioni del 9 maggio 1965. A quelle elezioni era stata eletta anche la moglie Maria Teresa Scardovi che si dimise nella prima seduta del Consiglio Comunale il 12 giugno 1965 per incompatibilità della elezione di marito e moglie.
Candidato alle elezioni del 7 giugno 1970, subentrò il 27 maggio 1971 e rimase in Consiglio sino al 15 giugno 1975.
Negli anni ’70 acquisto una casetta a Soanne di Pennabili, dove trascorse i fine settimana con la famiglia e gli amici. Anche qui riuscì a conquistarsi la stima e la riconoscenza della popolazione dell’alta Vallata del Marecchia.
In questa casa risiede tuttora la moglie Maria Teresa.