Congresso Legacoop nazionale, i componenti romagnoli della direzione nazionale.
Simone Gamberini è il nuovo presidente.
I componenti romagnoli della direzione nazionale di Legacoop nominata dal congresso di Roma sono: Paolo Lucchi, Romina Maresi, Giorgia Gianni, Simona Benedetti, Elena Zannoni, Stanislao Fabbrino, Linda Errani, Luca Panzavolta, Marco Nannetti, Alberto Armuzzi, Massimiliano Mazzotti, Federica Protti, Monica Fantini, Maurizio Pelliconi, Corrado Pirazzini, Massimo Gottifredi, Cristian Maretti
Simone Gamberini è il nuovo presidente nazionale di Legacoop. La nomina è avvenuta al termine di un congresso che ha messo al centro temi cari alla Romagna, come è emerso dagli interventi che si sono susseguiti durante i tre giorni di lavori all’Auditorium della Musica di Roma. Gamberini, 49 anni, bolognese, proviene da Coopfond, di cui era direttore generale dal 2020.
Le questioni affrontate dal nostro congresso nazionale — ha detto il presidente di Legacoop Romagna, Paolo Lucchi — attraversano il tessuto economico e sociale: dalla difficoltà a reperire personale alla necessità di retribuire meglio cooperatori e soci, grazie ad un nuovo patto con gli enti locali, che valorizzi l’importanza dei servizi che organizziamo nel territorio, fino alla volontà di costruire, attorno al Pnrr, un nuovo Piano strategico di sviluppo del Paese. Ma il Congresso ci ha anche valorizzati, con un aumento della presenza negli organismi di direzione nazionale. I migliori auguri di buon lavoro a Simone Gamberini, a cui spetta un compito di fondamentale importanza per il nostro mondo».
Tra gli interventi anche quello di Stanislao Fabbrino, presidente di Fruttagel e ad di Deco Industrie, che si è concentrato «sulla necessità di crescita della formazione manageriale e della cooperazione tra cooperative». Antonella Conti, presidente di Formula Servizi, ha ricordato che gli incrementi del costo del lavoro, portati dal rinnovo del contratto multiservizi, avvenuto dopo 7 anni di attesa, sono stati assorbiti interamente dalle cooperative, senza però che nessuna stazione appaltante li riconosca alle imprese. «Ma paradossalmente abbiamo il freno a mano tirato — ha detto Conti — perché non riusciamo a trovare il personale necessario».
Simona Benedetti, coordinatrice territoriale di Forlì-Cesena, ha ripercorso le priorità su cui lavorare per ripartire con una nuova stagione di relazioni istituzionali. «Dobbiamo riaffermare il nostro ruolo e la nostra natura, generativa di sviluppo, crescita e partecipazione — ha detto Benedetti —. In particolare le cooperative sociali non possono essere considerate solo come gestrici di servizi: siamo preoccupati per i tagli alla sanità, ancora di più perché riguarderanno i servizi sociosanitari essenziali. Grandi prioritá casa e grandi infrastrutture».