Gabicce Mare, l’opposizione si infuria e diserta il consiglio comunale
Non è più possibile accettare questo atteggiamento da parte dell’amministrazione comunale.
Nessun rispetto e considerazione nelle decisioni che riguardano la fissazione delle date ma soprattutto dell’orario dei Consigli Comunali.
Si alza unanime il coro delle opposizioni di Gabicce Mare che decidono di protestare nei confronti dell’amministrazione comunale con un’azione forte, rinunciando a partecipare al consiglio del 5 settembre.
I pentastellati Melchiorri Baldassarri e Mandrelli in più di un’occasione hanno chiesto di riportare i consigli comunali alla sera quando anche i cittadini hanno la possibilità di parteciparvi. Invece assistiamo da anni a Consigli Comunali deserti e tra le motivazioni c’è sicuramente anche l’orario, fissato sempre ed esclusivamente nel tardo pomeriggio.
Anche il consigliere Olmeda di Fratelli d’Italia, di nuova nomina in sostituzione della Castegnaro, si dice basito di fronte all’atteggiamento di finta collaborazione proposto dal Sindaco: “Alla prima prova, dove chiedevo di convocare il consiglio almeno dopo le 20, la collaborazione si è tradotta in facciamo come vogliamo, l’orario dei consigli comunali li decidiamo noi“. Tutto a discapito dei cittadini.
Ed è una scusa quella che vengono fissati alle 18 per far partecipare i dipendenti tecnici comunali
Non c’è nessun obbligo a far partecipare il dipendente tecnico alla discussione in consiglio comunale.
Il dipendente, sempre molto disponibile, dal suo ufficio ed in orari lavorativi si è sempre prodigato per dare tutte le informazioni necessarie ai consiglieri per poter comprendere le varie delibere, quindi non ci sono necessità né obblighi di legge affinché debba essere presente un dipendente comunale.
La capogruppo del Movimento 5 Stelle Melchiorri si dice amareggiata per le continue decisioni unilaterali prese dal Sindaco con la sua maggioranza, in ordine al giorno e orario dei consigli.
Afferma:
“Partono sempre bene con le migliori intenzioni. Sia nel 2014 che nel 2019 subito dopo le elezioni Sindaco e maggioranza si sono prodigati, tanto da fissare addirittura un calendario annuale delle date dei consigli comunali. Peccato che con le buone intenzioni si fa poco, se ad esse non seguono le azioni.
Non fanno un calendario dei consigli, non accolgono la nostra proposta di farli dopo l’orario lavorativo e ci danno i giorni minimi per legge, 5, per poter avere la documentazione e le delibere che andranno studiate e discusse nei consigli. E vi garantisco che quando si tratta del bilancio cinque giorni sono veramente pochi!”
A farne le spese sono i cittadini, sempre meno agevolati nel partecipare alla vita democratica del paese.
Tutti i consiglieri di opposizione si dicono determinati a sostenere la protesta anche per i prossimi consigli.