“La storia di Rimini. Dalla preistoria ai giorni nostri”, presentazione del libro di Annamaria Gradara giovedì 24 agosto (ore 18.30) al Bagno 62 di Rimini.
A partire dalla prima metà dell’Ottocento per la storia di Rimini inizia un capitolo tutto nuovo: si gettano le prime fondamenta dell’industria dei Bagni. È una nuova frontiera che al pari di quella del West americano ha i suoi protagonisti, le sue vicende storiche, talvolta leggendarie. La storia di quegli anni “pionieristici” è raccontata nel sesto capitolo del volume La storia di Rimini. Dalla preistoria ai giorni nostri, edito da Typimedia editore e curato dalla giornalista riminese Annamaria Gradara.
Il libro sarà al centro dell’incontro promosso dalla Cooperativa Operatori di Spiaggia Rimini sud e organizzato in collaborazione con la Biblioteca Gambalunga di Rimini. Converserà con l’autrice il capocronista del Resto del Carlino Rimini Carlo Cavriani.
Sarà l’occasione – nei giorni in cui sta per concludere la mostra fotografica “Tutti al mare (1843-2023). 180 anni in vacanza a Rimini”, che ha coinvolto per due mesi i bagni dal 47 al 100 – per rievocare le figure dei conti Ruggero e Alessandro Baldini, dell’avvocato Claudio Tintori piuttosto che del medico lombardo Paolo Mantegazza cui si deve l’avere introdotto il concetto di “vacanza gioiosa”. Ma anche il periodo della belle époque dei Bagni, quello che vide Rimini frequentata anche dalle grandi dive dell’epoca, da Eleonora Duse per il teatro a Lyda Borelli e Francesca Bertini per il cinema. Per giungere agli anni del boom turistico e degli amministratori locali del dopoguerra. Figure come Walter Ceccaroni, come Veniero Accreman e Nicola Pagliarani, spiccano tra le pagine del libro La storia di Rimini, dove il racconto delle vicende politiche si intreccia a quello dello sviluppo economico e sociale, ma anche a protagonisti e testimonianze della cultura e dell’arte.
Senza dimenticare che un “lido di Rimini” esisteva già addirittura in epoca preistorica. Era localizzato nell’odierno colle di Covignano: unico lembo di terra emersa nel periodo del Pliocene (circa un milione di anni fa), popolato da nuclei di uomini e donne primitivi dediti alla caccia e via via sempre più stanziali. Inizia di qui la storia di Rimini, Ariminum in epoca romana. Come scrive nella prefazione al libro l’editore Luigi Carletti, l’immagine della Rimini balneare, pur nella sua importanza e celebrità, “rischia di nascondere e confondere la Rimini più autentica, quella che – attraverso il corso della storia – ci racconta di una città e di una comunità che arriva da molto lontano e che per le sue vicende si colloca in una posizione tutt’altro che secondaria”.
Ingresso libero.
Info: Biblioteca Gambalunga – tel. 0541 704486 – www.bibliotecagambalunga.it