Mancini l’ha detto: ho perso un fratello. Che giocate e che gol meravigliosi in tanti anni alla Sampdoria insieme. Uno scudetto vinto e una squadra fortissima, soprattutto per merito loro. Si era instaurata un’amicizia inossidabile di quelle vere. Tanto che Mancini l’ha rivoluto trenta anni dopo al suo fianco nella Nazionale, come capo-delegazione pur sapendo che era malato. Gli europei vinti nel 2021 e quel loro lungo abbraccio alla fine della competizione ha avuto tanti significati, non solo di gioia, ma anche di speranza. Mancini è andato a trovarlo a Londra all’ospedale, ma sapeva che era l’ultima volta che si sarebbero visti.