La morte di Giulia Tramontano e del bimbo che doveva partorire fanno raggelare. Il compagno che ha ucciso madre e figlio aveva anche un’amante e ha sostenuto di averlo fatto perché voleva liberarsi dallo stress della situazione. La cosa più efferata è togliere la vita ad un feto che sta solo aspettando di nascere. A chi l’ha interrogato l’omicida è sembrato lucido anche se ha detto tante bugie per cercare di discolparsi. Una crudeltà così non si era mai vista e va punita con il massimo della pena da scontare però per intero. Più di uccidere un feto in procinto di nascere non si può fare. Denota un’assoluta freddezza e la totale assenza di qualsiasi tipo sentimento affettivo.