“Da giorni stiamo seguendo la vicenda di Via del Giglio di Cattolica che su decisione della Giunta verrà giustamente risistemata ma attraverso una scelta di intervento da noi giudicato “criminale” : verranno abbattuti 78 Pini in ottimo stato di salute.
Vorremmo sottolineare che I pini hanno, è vero il grande difetto di creare problemi con le loro radici se queste non sono ben gestite, ma questi è un problema, appunto, che si risolve, ma hanno anche tanti pregi, andateli a vedere, imponenza, verde, ombra, ossigeno, fresco, biodiversità ecc che una volta abbattuti se ne va con loro. Inoltre se dovesse passare questa logica abbiamo già segnato la fine di tutti i Pini di Cattolica.
Nel merito sono giunte almeno due proposte, una da parte nostra, per una modifica al progetto realizzabile, che prevedeva di salvarli tutti o quasi, che non ci è stata accolta, una seconda da parte delle Associazioni Ambientaliste con richiesta di proposte alternative ed una riflessione sul progetto ed anche questa è stata rigettata.
Alla luce di questo dunque questa amministrazione sembra stia pensando di procedere senza se e senza ma e da voci di corridoio sembra decisa a partire lunedì 19 agosto.
A questo punto, prima di mettere in atto ulteriori azioni di protesta rilanciamo la richiesta di un ripensamento da parte dell’amministrazione, nel senso almeno di sospendere l’inizio lavori per permettere un incontro con diversi esperti e verificare di nuovo ipotesi diverse di intervento che possano salvare più pini possibili, noi ci auguriamo tutti naturalmente.
Si ricorda inoltre che un giudice italiano ha stabilito attraverso una sentenza del Consiglio di Stato (Sez. V, 27 ottobre 2022, n. 9178) che gli alberi vanno tutelati e che non se ne può ordinare l’abbattimento d’urgenza se non si dimostra (verificabile da allegati documenti comprovanti la pericolosità) che è proprio indispensabile per la pubblica incolumità, in caso contrario diventa palese l’illegittimità del provvedimento in quanto preso al di fuori di questo quadro normativo.
Per concludere ribadiamo l’invito al ripensamento perché è questo il centrosinistra che vogliamo perché Cattolica senza Pini non sarebbe più lei, la Riviera senza Pini non sarebbe più lei”.
Cesarino Romani Verdi
Fortunato Stramandinoli S.I.