Cattolica. Via del Giglio, abbattere 78 pini una scelta sbagliata…
“Venerdì 9 <gosto alle ore 10, presso la Sala della Giunta Comunale di Cattolica, si è tenuto un incontro sul progetto di riqualificazione di Via del Giglio, che prevede l’abbattimento dei 78 pini presenti. L’incontro, richiesto dal Coordinamento Associazioni Ambientaliste di Rimini, ha visto la partecipazione dell’Assessore ai Lavori Pubblici Uguccioni, del Dirigente Gaddi e di alcuni tecnici responsabili del progetto. Purtroppo era assente la Sindaca Foronchi, alla quale in particolare era stata rivolta la richiesta. Per il Coordinamento erano presenti Antonio Brandi di WWF Rimini, Sauro Pari di Fondazione Cetacea e Giancarlo Arlotti di FIAB Rimini- Pedalando e Camminando. Presenti inoltre Arianna Lanci di Monumenti Vivi Rimini, Manuela Fabbri e Marco Zaoli di Basta Plastica in Mare. Un particolare importante è la nostra tappa in Via del Giglio, prima dell’incontro in Comune, che ci ha permesso di incontrarli di persona, quei 78 pini. Solo così è possibile non perdere di vista il valore inestimabile che hanno gli alberi per le nostre vite: continuando a farne esperienza, un’esperienza consapevole. Abbiamo camminato nella via e goduto in modo diretto- personale- dell’ombra, del profumo, e del fresco che questi monumentali esseri viventi donano alla collettività, constatando un generale stato di ottima salute delle piante, con radici che in diversi punti erompono dal suolo (un problema assolutamente risolvibile, con tecniche già sperimentate in diversi contesti cittadini, tra cui Riccione e Trieste). La visita in Via del Giglio ha rafforzato la nostra incredulità rispetto a un piano di abbattimento di alberature vetuste e sane: incredulità che è andata approfondendosi con le motivazioni portate dall’Assessore a sostegno di questa decisione. Uguccioni ha inizialmente ricordato le ripercussioni negative delle scelte sbagliate da parte delle precedenti Amministrazioni, citando come esempio per tutti il triste record che Cattolica detiene in Emilia Romagna per il 67% di territorio cementificato. Fra gli “errori” del passato è stato citato quello di aver piantato pini su molte strade: errore a cui evidentemente ora intendono rimediare con il progetto di Via del Giglio. L’Assessore ha poi sottolineato da parte della sua Amministrazione un modus operandi lineare, che pone in primo piano l’attenzione su servizi ecosistemici, ossigeno e spazi verdi. Un simile preambolo ha voluto soltanto ribadire che la decisione di abbattere i pini è stata presa con dispiacere. Quindi l’A.C. i pini li taglia: con dispiacere, ma li taglia…Venendo alle motivazioni, sono state riportate l’assenza di marciapiedi, i danni da radici e la volontà di dedicare la via alla mobilità dolce. Ci è stato detto: “non facciamo questo per le macchine, lo facciamo per i pedoni e le biciclette, dedicando loro due corridoi laterali.” Ma come si può concepire una via per i pedoni privando la stessa via dell’ombra delle piante? Oggi all’ombra c’erano 28°, in pieno sole circa 47°!! Senza contare la mole di servizi ecosistemici svolta da quei pini: impiegherà non meno di 25-30 anni per essere compensata dalla ripiantumazione promessa dall’Assessore. Ma il problema chiave, posto dal dirigente Baldino, è quello dei costi economici, considerati troppo elevati in caso di mantenimento dei pini, con ricorso all’uso di asfalti e substrati permeabili e drenanti- non tenendo però conto del fatto che questi stessi costi sarebbero ampiamente compensati dal risparmio di altri costi- ben maggiori!- che deriverebbero dai problemi legati al caldo, all’inquinamento e al venire a meno di tutti quei servizi svolti dai pini. E’ bene ricordarlo: gli alberi sono tanto più preziosi quanto più sono grandi e maturi. Motivo per cui non ci troviamo d’accordo con queste motivazioni, come con un ultimo tema cui è stato fatto accenno: quello per cui le piante arrivate ad una certa età hanno una prospettiva di vita tale da poterne giustificare l’abbattimento. Ecco, tutte queste argomentazioni ci sono sembrate deboli e inconsistenti, prive di lungimiranza e incapaci di rispondere alle grandi sfide che ci vengono poste come collettività umana dal riscaldamento globale e dalla crisi ecologica. “Voi siete la voce della coscienza”, ci ha detto l’Assessore al termine dell’incontro: confidiamo che quella voce verrà ascoltata, perché riteniamo che una buona Amministrazione debba salvaguardare gli alberi, non solo in quanto bene comune della collettività, ma anche in nome del diritto alla vita di questi cari amici, con i quali è necessario entrare in una relazione di rispetto e tutela, in nome di una visione culturale al passo con i tempi. Non possiamo dirci soddisfatti dell’esito dell’incontro, ma ci aspettiamo da parte del Comune un momento ulteriore di riflessione. Siamo disponibili ad altre riunioni, in presenza della Sindaca, ma nel frattempo procederemo con una raccolta firme tramite petizione online: partiremo dal caso specifico di Cattolica per porre il problema della cattiva gestione dei pini, ormai una vera pandemia, anche sul piano nazionale”.
Arianna Lanci (Monumenti Vivi Rimini) per
ANPANA Rimini, Clara Corbelli
FIAB Rimini- Pedalando e Camminando, Giancarlo Arlotti
Fondazione Cetacea, Sauro Pari
Legambiente Valmarecchia, Massimiliano Ugolini
L’Umana Dimora Rimini, Marco Pacelli
Terra BLU odv e Greenpeace Rimini, Federica De Lorenzo
WWF Rimini, Claudio Papini