Giorgio Armani compie 90 anni. “I miei momenti più felici alla colonia Piacenza a Misano Adriatico”. Lo ha raccontato in una bella intervista alcuni anni fa. Perché non dargli la cittadinanza onoraria?
Nasce Piacenza l’11 luglio del 1934. E’ stato tra i più grandi artigiani dello stile italiano a cavallo tra il Novecento ed il Duemila.
Da bambino per alcuni anni è alla colonia Piacenza di Misano Mare. Abbattuta nei primi anni settanta del sedcolo scorso, si trovava alla foce del Rio Agina, lato Riccione. Il piccolo Giorgio seguiva la madre che era istitutrice in quella struttura.
Nonostante l’età e gli impegni, dicono che Giorgio Armani faccia ancora le vetrine del suo quartiere generale a Milano in corso Venezia. E’ sempre difficile raccontare una persona. Dunque, facciamo parlare lui direttamente, attraverso riflessioni che sono degli insegnamenti di vita.
“Gli aggettivi con i quali mi identifico, come persona e stilista, sono: preciso, pignolo, rigoroso, intransigente, leale, costante, determinato, appassionato. La mia moda nasce da un lavoro di sottrazione, dal rispetto per chi indossa l’abito, dall’idea di creare uno stile capace di resistere, pur evolvendosi nel tempo”.
“L’80% per cento di ciò che faccio è disciplina. Il resto è creatività”.
“La fama non è ciò che mi ha spinto verso questo percorso. Non era nemmeno denaro: non può comprare l’eleganza. Fare cose: questo è ciò che mi ha sempre motivato”.
“L’unico limite è il buon gusto”.
“Vestiti in modo che, quando vedi una tua foto, non sia in grado di attribuirle una data”.
“Ci sono tre regole molto semplici. La prima è conoscersi abbastanza bene e quindi non camuffarsi; la seconda è sapere cosa indossare e quando; la terza è non lasciare mai che i vestiti ti “indossino”, sei tu che li indossi”.
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“Elimino le differenze tra uomo e donna. Ho dato all’uomo la scioltezza, la flessuosità, la morbidezza della donna. E alla donna il comfort, l’eleganza dell’uomo. Io destrutturo, ammorbidisco”.
“Amo le cose che invecchiano bene, le cose che non datano, che resistono alla prova del tempo e che diventano esempi viventi del meglio in assoluto”.
“Lo stile è avere coraggio delle proprie scelte, e anche il coraggio di dire di no. È gusto e cultura”.
“L’eleganza non è farsi notare, ma farsi ricordare”.
“Lo stile consiste nel corretto bilanciamento tra sapere chi sei, che cosa va bene per te e come vuoi sviluppare il tuo carattere. I vestiti diventano l’espressione di questo equilibrio”.
“La legge del lusso non è aggiungere, ma togliere”.
“Ne sono convinto, la semplicità è forza. Semplice non è mai il punto di partenza, ma sempre il punto d’arrivo”.
“Ho dimostrato negli anni che sexy non è il corpo esposto allo sguardo di tutti, ma è suggerire, velare e rivelare, lasciando intuire senza mai esibire”.
“I cretini non sono mai eleganti. Gli intelligenti, invece, anche con due stracci addosso sono vestiti logicamente, quindi sono sempre eleganti”.