Grazia Bravetti, otto allieve raccontano la mitica prof in un libro che viene presentato al Teatro Villa di Sant’Andrea di San Clemente il 5 aprile, alle 20,45. Titolo: “La scuola immaginata. Ricordi delle ragazze del ‘68”.
Intervervengono:
Mirna Cecchini (sindaca di San Clemente)
Stefania Tordi (assessora alla Cultura del comune di San Clemente)
Angela Benedetti, Anna Bernucci, Carmen Del Bianco, Giovanna Ricciotti, Ivonne Montebelli, Loretta Neri, Marta Sansavini, Ornella Lotti (alunne dell’Istituto Magistrale Valgimigli Statale di Rimini negli anni scolastici 1966/1970)
Francesca e Filippo Magnoni (figli della professoressa Grazia))
con intermezzi musicali a cura di Fabio Marchesini al basso.
1968-2018: un gruppo di nex allieve dell’Istituto Magistrale “M. Valgimigli” di Rimini si ritrova a distanza di 50 anni grazie a uno scambio di lettere con la loro ex professoressa d’italiano. Da questi scambi di memorie, ricordi e aneddoti, nasce l’idea di un libretto, frutto di una promessa fatta alla mai dimenticata insegnante Grazia Bravetti Magnoni.
È la storia di Angela, Anna, Carmen, Giovanna, Ivonne, Loretta, Marta e Ornella, che con “La scuola immaginata. Ricordi delle ragazze del ‘68” pubblicato da La Piazza Editore, ci portano indietro nel tempo, nei loro giorni trascorsi nella IV E tra il 1966 e il 1970, offrendoci uno sguardo affascinante su un’epoca di fermento e cambiamento sociale.
Durante quegli anni, l’ambiente educativo era improntato a metodi di insegnamento tradizionali e autoritari; tuttavia, alcuni insegnanti, capaci di allontanarsi da schemi rigidi e poco creativi, potevano lasciare un segno indelebile: questo è stato il caso della Professoressa Bravetti ed è significativo notare che su otto ex alunne, ben sette hanno intrapreso la carriera dell’insegnamento con grande passione e dedizione.
“Ed ecco i racconti che emergono dalla memoria, alla tua grande capacità di racconto, magnifica, individuazione dei personaggi. Infatti, passando oltre la Bravetti, anche se poi, leggendo di lei è stato come se tu facessi emergere un’altra persona di cui leggevo sentendomi desiderosa di conoscerla, tanto l’avevi descritta fantastica! ]…[Tutte le compagne delle lettere hanno una grande capacità di scrivere, e tu prima di tutte. Ed ecco perché mi è venuta spontanea, non voluta, immediata l’intenzione: RACCONTATE E SCRIVETE UN LIBRO. Certo, in un’epoca in cui tutti scrivono, calciatori, attori, attrici, donne di salotto come di strada, cuochi, cuoche, e più scrittori ci sono meglio è, la così detta “scrittura” è disarmante. E, però, dunque, quel poco che ciascuna di voi mi ha scritto, e che io ho letto, è divertente, intelligente, trascinante, e mi fa venire a mente altre scrittrici del gran carisma, la Ginzburg, la Bossi Fedrigotti, la recentissima e giovanissima Andrea Marcolongo.”
Scriveva così nel 2020 la professoressa Bravetti ad Angela, che incontrava di tanto in tanto in un salone di parrucchiera: da quegli incontri casuali e mai banali, tutto è partito e la promessa fatta dalle ex alunne è rimasta intatta nel tempo, anche dopo la sua scomparsa nel settembre del 2021.
Grazia Bravetti Magnoni si è dedicata oltre che all’insegnamento, anche alla scrittura, concentrandosi sulla letteratura minore del mondo contadino e popolare, preservando le memorie legate alla vita rurale. Grazie ai suoi studi e opere scritte e tradotte dal dialetto romagnolo, in particolare legate al poeta sanclementese Giustiniano Villa, nel 1998 le è stata conferita la cittadinanza onoraria del Comune di San Clemente, dove oggi riposa.
La potenza di queste relazioni, che hanno resistito al passare del tempo e alle sfide della vita, sarà raccontata il prossimo 5 aprile alle ore 20.45 al Teatro Giustiniano Villa di San Clemente, durante l’incontro di presentazione, in anteprima, del libro.