Imprese straniere nel Riminese: 4.790 pari al 13,9 per cento del totale.
Al 31 dicembre 2023 in provincia di Rimini si contano 4.790 imprese straniere attive, che costituiscono il 13,9% del totale delle imprese attive (13,9% anche in Emilia-Romagna e 11,5% in Italia). Nel confronto con il 31 dicembre 2022 si riscontra un calo delle imprese straniere dell’1,6%, diversamente dalla sostanziale stabilità regionale (-0,2%) e dall’aumento nazionale (+1,9%).
I principali settori economici risultano le Costruzioni (32,9% delle imprese straniere), il Commercio (30,5%), l’Alloggio e ristorazione (10,6%), l’Industria Manifatturiera (5,0%), le Altre attività di servizi (soprattutto servizi alle persone) (4,9%), Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (4,1%) e i Trasporti (3,3%).
Rispetto al 31/12/2022 si registra un aumento in cinque di questi ma a pesare sul risultato complessivo sono le diminuzioni nei due principali. Nel dettaglio, in termini di variazioni positive si riscontra un +6,1% nell’Alloggio e ristorazione, +0,8% nel Manifatturiero, +4,9% nelle Altre attività di servizi, +3,1% nel settore Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese e +2,6% nei Trasporti; in termini negativi, invece, si rileva un -4,0% per le Costruzioni e -5,1% per il Commercio. I settori con la più alta incidenza percentuale delle imprese straniere sul totale delle imprese attive sono, rispettivamente, Costruzioni (31,0%), Trasporti (18,2%), Commercio (17,5%), Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (16,2%), Altre attività di servizi (15,7%), Alloggio e ristorazione (10,8%) e Industria Manifatturiera (9,8%).
Riguardo alla natura giuridica delle imprese straniere, prevalgono nettamente le imprese individuali (74,9% del totale), seguite, a debita distanza, dalle società di capitale (16,5%) e società di persone (8,0%). In termini di variazione annua crescono decisamente le società di capitale (+9,1%) e, in forma più lieve, le società di persone (+4,1%), mentre calano le imprese individuali (-4,1%).
In un contesto di analisi territoriale, poi, si evidenzia come più della metà delle imprese straniere provinciali si trova nel comune di Rimini (54,1%), classificato come “Grande centro urbano”; buona anche la presenza nei comuni di Riccione (9,9%), Bellaria-Igea Marina (7,1%), Santarcangelo di Romagna (3,8%) e Coriano (1,6%), ossia nei cosiddetti “Comuni di cintura” (totale 22,4%), e di Cattolica (5,5%), Misano Adriatico (3,2%) e San Giovanni in Marignano (1,8%) (”area del Basso Conca”, totale 10,5%). Ad essi vanno aggiunti i comuni di Morciano di Romagna (2,0%), San Clemente (1,6%) e Montescudo-Monte Colombo (1,4%) (Valconca), Verucchio (2,4%) e Novafeltria (1,1%) (Valmarecchia).
I comuni con la più alta incidenza percentuale delle imprese straniere sul totale delle imprese attive risultano essere, nell’ordine, Sassofeltrio (20,3%), Rimini (17,2%), San Clemente (16,2%), Bellaria-Igea Marina (15,2%), Verucchio (14,8%), Montescudo-Monte Colombo (14,3%), Morciano di Romagna (13,8%), Talamello (13,5%), Gemmano (12,7%), San Leo (12,5%) e Cattolica (12,2%).
Infine, i principali Paesi di provenienza degli imprenditori stranieri, riferiti alle imprese individuali (le uniche per le quali è possibile fare un’analisi per nazionalità) sono, nell’ordine, Albania (775 imprese), Romania (421), Bangladesh (387), Cina (283) e Marocco (159); in termini di incidenza, i suddetti Paesi raggiungono il 56,4% del totale straniero.
Fonte: Infocamere Movimprese-Stock View