Luigi Criscione, continua la bella mostra nella sua ‘bottega’.
“Retrospettiva”. E’ il titolo della mostra che ricorda quella bella persona e quel grande artista che è stato Luigi Criscione, scomparso lo scorso 2 aprile. Aperta l’8 dicembre, grazie ai tanti estimatori, la famiglia ha deciso di tenerla ancora aperta. I famigliari l’hanno allestita nel suo salone espositivo sopra la mitica bottega in via Nino Bixio 45 a Misano Adriatico. Le sue opere da decenni si possono ammirare dalla Strada Nazionale. Sono un museo che sanno raccontare storie dalla bellezza mozzafiato. Di origine siciliana, Luigi Criscione è arrivato a Misano negli anni ‘60 e qui ha incontrato la consorte, Dea Casalboni. Era un ebanista raffinatissimo; i suoi lavori di falegnameria lasciavano ammirati. Ad esempio, fece centinaia di cassetti per un ottico tutti intercambiabili. Profondo conoscitore della civiltà del legno, ha sempre realizzato opere d’arte. Suo il è il portone della chiesa di Misano Mare. Un albergatore gli commissionò una scultura capace di dare il senso della laboriosità degli albergatori. Dalla sua mente uscì “La famiglia”. E che cosa dire dei suoi intarsi? Sapeva intrecciare storie con solo due essenze di legno.