Jacopo Morrone, parlamentare Lega: “No al parco eolico in Valmarecchia”.
“Un incontro chiarificatore che ha messo nero su bianco l’attuale situazione del progetto di un complesso di impianti eolici industriali nella zona di grande pregio del ‘Montefeltro’ in Toscana. I problemi sono evidenti: l’impianto formato da circa 60 aerogeneratori di grandissima taglia avrebbe un impatto su più fronti, dall’ambiente, al possibile dissesto dei versanti e al turismo non solo in Toscana ma anche nella confinante Romagna, in particolare in Valmarecchia e in Valconca. Per la Lega sarebbe un errore proseguire su questa strada e ci aspettiamo che, dopo il parere negativo della Regione Emilia-Romagna, anche la Regione Toscana receda dal parere favorevole già dato”.
Così in una nota il parlamentare Jacopo Morrone, segretario della Lega Romagna che ha partecipato questa mattina a Roma a un incontro organizzato dal Sindaco di Casteldelci Fabiano Tonielli, al ministero dell’Ambiente alla presenza del ministro Gilberto Pichetto Fratin, di parlamentari eletti in Romagna e degli Enti locali.
“La strada percorribile è oggi quella di un Tavolo di confronto fra le due Regioni e il Ministero per definire una linea comune. Credo che serva l’impegno di tutti e in particolare della Giunta Bonaccini per sensibilizzare la Giunta toscana a non proseguire su una strada che provocherebbe, a nostro avviso, ricadute forse irreversibili sul territorio e sulle attività locali”.
Così in una nota il parlamentare Jacopo Morrone, segretario della Lega Romagna che ha partecipato questa mattina a Roma a un incontro organizzato dal Sindaco di Casteldelci Fabiano Tonielli, al ministero dell’Ambiente alla presenza del ministro Gilberto Pichetto Fratin, di parlamentari eletti in Romagna e degli Enti locali.
“La strada percorribile è oggi quella di un Tavolo di confronto fra le due Regioni e il Ministero per definire una linea comune. Credo che serva l’impegno di tutti e in particolare della Giunta Bonaccini per sensibilizzare la Giunta toscana a non proseguire su una strada che provocherebbe, a nostro avviso, ricadute forse irreversibili sul territorio e sulle attività locali”.