Ogni augurio all’ANMIL, la benemerita Associazione che accomuna i mutilati
ed invalidi del lavoro, la quale celebra a Pesaro, sotto la sapiente ed
espertissima guida del presidente Fausto Luzi, la sua 74^ Giornata. Evento
doveroso ed utilissimo per le seguenti ragioni :
1.Viene reso innanzitutto onore ai caduti sul lavoro, troppi e disgraziatamente
in aumento invece di diminuire. La “Giornata” manifesta inoltre solidarietà e
sostegno agli invalidi che a vario livello hanno duramente pagato il loro
apporto lavorativo allo sviluppo del Paese. Di qui la necessità che il Paese
non si dimentichi di essi. Già nel 2020 eravamo il paese europeo con il maggior
numero di vittime: 776 casi mortali, seguiti da Francia (541), Spagna (392) e Germania
(371). La Organizzazione Mondiale del Lavoro (OIL), nell’aprile di quest’anno, ha
stimato che ogni giorno, nel mondo, 6.300 persone muoiono a causa
di incidenti sul lavoro o malattie professionali — causando più di
2,3 milioni di morti all’anno. “Gli incidenti che si verificano
annualmente sul posto di lavoro – puntualizza l’OIL – sono
317 milioni, molti dei quali portano ad assenze prolungate dal lavoro
per malattia. Il costo umano di queste tragedie quotidiane è enorme
e l’onere economico causato dalle scarse pratiche di messa in
sicurezza dei luoghi di lavoro è stimato essere ogni anno nel
4 per cento del prodotto interno lordo mondiale”.
2. La celebrazione inoltre stimola la consapevolezza di aziende e datori di
lavoro privati e pubblici sul fatto che le spese per la sicurezza non sono un
onere aggiuntivo, ma un investimento che mantiene vitale il bene più prezioso
per il datore di lavoro, cioè le energie lavorative (specie ora in Italia) evitando
oneri risarcitori che comunque mai rimettono in sesto completamente i soggetti
colpiti e incrementano oneri ( questi sì, sono oneri !) a carico della comunità.
3. Costituisce un forte stimolo all’allargamento delle attività ispettive, oggi assai
carenti, volte a prevenire situazioni di pericolo ed a sanzionare
adeguatamente coloro che non si attengono alle prescrizioni di legge.
4. Pone attenzione sulla necessità di potenziare la formazione e preparazione
dei lavoratori evitando che essi stessi, occorre onestamente rilevarlo, talvolta
non si attengano alle regole di prudenza e di rispetto delle norme.
Posso ora anche aggiungere che, come noto, è in discussione presso il
Parlamento un provvedimento relativo a “Disposizioni in materia di lavoro” (atto
Senato n. 1264) molto ricco di nuove norme tra le quali “modifiche alla
disciplina in materia di salute e sicurezza sul lavoro” , “semplificazione dei
ricorsi in materia di prestazione dell’assicurazione contro gli infortuni in ambito
domestico” , “risorse agli enti privati gestori di attività formative” , e così via.
Tutto bene, certamente. Ma la legge da sola, ed in Italia ve ne sono tante, può
fare ben poco se mancano mezzi, volontà o diligenza nell’ applicarle. Torniamo
dunque alla necessità che i comportamenti, specie di chi è titolare di
responsabilità, segnino i risultati di chi deve coscienziosamente fare il suo
dovere.
*Socio onorario ANMIL